Rottamazione quater: rimessione in termini dei pagamenti delle rate scadute

Il decreto Milleproroghe riapre i termini per la rottamazione-quater, infatti, oltre ai soggetti che non hanno pagato, o hanno pagato in ritardo oltre i cinque giorni di tolleranza una o più rate, anche i soggetti che non hanno pagato nessuna delle rate della rottamazione quater possono fruire della riapertura dei termini.

Resta ferma la condizione di non lasciare scadere la rata ordinaria in scadenza il 5 marzo p.v. (28 febbraio più cinque giorni di tolleranza), oltre che quella di presentare l’apposita denuncia entro la fine del mese di aprile. Occorre precisare che si parla di rimessione in termini per pagare le rate scadute e non di una riapertura della scadenza per presentare l’istanza di rottamazione quater, in quanto chi non aveva presentato l’istanza nei termini, non può presentarla ora.

Per poter usufruire della rimessione in termini, si deve essere in presenza di una rata scaduta alla fine dello scorso anno. Questo significa che la rimessione non produce alcun effetto per coloro i quali abbandonano la rottamazione nel corso del 2025, a partire già dalla scadenza del 5 marzo (28 febbraio più i 5 giorni di tolleranza). A maggior ragione ovviamente la riapertura vale per i debitori che dovessero aver versato in ritardo una o più delle quote dovute, superando la predetta soglia di
tolleranza dei 5 giorni.

Per fruire della nuova opportunità, occorrerà trasmettere in via telematica una nuova istanza. L’Agente della riscossione poi trasmetterà ai debitori la liquidazione delle somme dovute entro il 30 giugno prossimo. Il numero massimo di rate che si può indicare nella nuova domanda è 10, in scadenza a luglio e novembre 2025, e poi nei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre 2026 e 2027. Si ricorda che anche per queste rate valgono le regole generali: se se ne salta una o la si versa con ritardo maggiore di 5 giorni, si perdono tutti i vantaggi della rottamazione.

Questo significa che occorrerà prestare attenzione sia a questa nuova dilazione per pagare lo scaduto sia a rispettare i termini originari delle quote di rottamazione, che, si ricorda, possono scadere, al massimo entro novembre 2027.