Neutralità fiscale in Gazzetta Ufficiale

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo 13 dicembre 2024, n. 192 si è concluso l’iter per l’affermazione nell’ordinamento tributario del principio di neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali.

Giunge quindi a compimento un percorso, promosso e sostenuto da ANDI e da larga parte delle rappresentanze professionali, iniziato con l’approvazione della legge delega per la riforma fiscale nell’agosto 2023 e proseguito, non senza qualche ritardo rispetto alle previsioni, con il passaggio parlamentare e con la duplice approvazione, in via provvisoria e definitiva, del Consiglio dei Ministri.

In buona sostanza, diviene finalmente possibile mettere in atto operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali in regime di neutralità, superando l’orientamento che fino a ora le considerava “realizzative” ai fini tributari. In merito alla decorrenza di tale principio, la norma fa riferimento all’esercizio in corso alla data di entrata in vigore del decreto, fissata al prossimo 31 dicembre.

Venendo all’esame del merito della questione, il nuovo articolo 177-bis del TUIR, rubricato “Operazioni straordinarie e attività professionali” e introdotto dall’articolo 5 del decreto, fissa un principio universale di neutralità fiscale per la generalità delle forme di riorganizzazione degli studi professionali, includendo:

  • i conferimenti in società tra professionisti (STP) e società tra avvocati (STA);
  • gli apporti in associazioni o società semplici per l’esercizio in forma associata di arti e professioni;
  • le operazioni di trasformazione, fusione e scissione delle suddette società;
  • il trasferimento mortis causa o per atto gratuito di attività professionali o artistiche svolte in forma individuale.

Le condizioni da rispettare per perfezionare tali operazioni in regime di neutralità fiscale sono stabilite dal comma 1 della nuova norma che, facendo riferimento ai conferimenti in STP, prevede che:

  • il conferente assuma la somma algebrica dei valori fiscalmente riconosciuti di attività e passività conferite quale valore delle partecipazioni ricevute;
  • il conferitario subentri, relativamente a quanto ricevuto, nella posizione del conferente, compilando un apposito prospetto di riconciliazione con i dati contabili e i valori fiscalmente riconosciuti.

Concludendo, si può ragionevolmente sostenere che ci si trova di fronte a un passaggio di grande rilevanza per il comparto dei servizi professionali: l’entrata in vigore della nuovo articolo 177-bis del TUIR, verosimilmente, segnerà la definitiva affermazione della forma societaria (STP) quale modello organizzativo di riferimento per l’esercizio delle attività professionali, in quanto più adatto a rispondere alle esigenze di multidisciplinarietà e specializzazione richieste dall’evoluzione della società.

Andrea Dili
Dottore commercialista