Correttivo Concordato Preventivo Biennale: dal 2025 esclusi i forfettari

Per i contribuenti che svolgono la propria attività avvalendosi del regime forfettario il concordato preventivo si ferma al 2024. È quanto si evince dalla lettura dell’articolo 7 del decreto legislativo correttivo approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 4 giugno.

La norma, con un colpo di spugna, provvede ad abrogare, con decorrenza dal primo gennaio 2025, gli articoli da 23 a 33 del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13. Si tratta, appunto, delle disposizioni che, all’interno della disciplina del concordato preventivo biennale (CPB), regolavano l’istituto concordatario per coloro che aderiscono al regime forfettario.

In merito, è opportuno ricordare che l’articolo 7 comma 2 del summenzionato decreto legislativo prevedeva, fin dall’origine, che l’applicazione del concordato preventivo ai contribuenti in regime forfettario venisse consentita in via sperimentale per il solo periodo d’imposta 2024. Tant’è che mentre per gli altri soggetti destinatari dell’istituto concordatario il CPB aveva, e ha, un orizzonte temporale biennale, per i forfettari l’accordo con l’amministrazione fiscale era limitato a una sola annualità.

Le ragioni della mancata conferma del concordato per imprenditori e professionisti in regime forfettario sono sommariamente esposte nella relazione illustrativa del decreto correttivo e vengono individuate nelle istanze formulate da alcune associazioni di categoria e dallo scarso successo dello strumento di compliance presso tali contribuenti, testimoniato dal basso numero di adesioni nel 2024.

Per tali ragioni, a partire dal corrente anno il CPB sarà riservato ai soli contribuenti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).

Andrea Dili
Dottore commercialista