All’interno del magazine che il Corriere della Sera dedica alla salute pubblicato l’articolo sui rischi del fumo elettronico a firma di Vera Matinella con il commento del Presidente nazionale ANDI, Carlo Ghirlanda.
L’elenco dei possibili danni derivanti dall’uso di sigarette elettroniche è lungo e comprende, oltre ai tumori, anche la parodontite, malattia dei tessuti di sostegno del dente. Soffrono il fumo pure gengive, ossa e mucose orali.
Aumento di malattie gengivali, lesioni orali precancerose, escavazione ossea perialveolare, sfaldamento della dentina e perdita dei denti per carie o gengiviti, rischio di cancro alla bocca e ai polmoni. L’elenco dei possibili danni derivanti dall’uso di sigarette elettroniche è lungo e, sebbene poco noto, è già stato documentato da diversi studi. Ai quali si aggiunge una nuova ricerca che ha indagato il legame fra svapo e parodontite, concludendo che l’utilizzo di e-cig favorisce la distruzione delle strutture portanti dei denti, a partire dalle gengive.
Il nuovo studio
Un gruppo di ricercatori canadesi ha valutato i dati contenuti in 1.659 studi che avevano analizzato la relazione tra l’abitudine a svapare e la parodontite, una malattia infiammatoria orale cronica che si manifesta solitamente come un peggioramento della gengivite e poi, se non adeguatamente trattata, con la mobilità e la perdita dei denti. Dalle loro conclusioni emerge un aumento della placca e della perdita di osso gengivale, una riduzione della profondità della tasca e altri danni a carico di denti e mucose della bocca.
«L’uso delle sigarette elettroniche, così come quello dei dispositivi riscaldatori di tabacco, non limita il rischio di insorgenza di malattia delle gengive – commenta Carlo Ghirlanda, presidente nazionale di ANDI, Associazione Nazionale Dentisti Italiani –. Negli utilizzatori non solamente permane elevato il rischio di parodontite, cioè la malattia dei tessuti di sostegno del dente, ma anche quello di provocare danni dei tessuti umani a causa della presenza di nicotina all’interno del tabacco o degli altri composti chimici contenuti all’interno dei liquidi vaporizzabili».