Rimane alta l’attenzione di ANDI sui rischi del turismo dentale

Il Corriere della Sera, nell’edizione del Mezzogiorno di oggi, domenica 17 novembre, riprende la vicenda di Simone Del Vecchio, giovane web designer barlettano che, dopo un intervento in una clinica di Tirana, è stato colto da quattro arresti cardiaci, passando dal reparto di rianimazione dell’ospedale della capitale albanese alla “Casa del Sollievo Terapeutico” di San Giovanni Rotondo, dove attualmente è ricoverato, in attesa di un prossimo intervento chirurgico.

Nel corso della XXIX edizione di Dentalevante, l’evento dedicato all’Odontoiatria recentemente concluso a Bari e promosso da ANDI Bari-BAT, sono stati affrontati i temi legati alla medicina legale, alla responsabilità professionale e ai rischi che rappresentati dal cosiddetto “turismo dentale”, il fenomeno che vede numerosi pazienti attraversare il Mar Adriatico per dirigersi verso centri odontoiatrici di paesi dell’Est Europa o extra-europei, alla ricerca di cure a basso costo.

Il Presidente di ANDI-Bari BAT, Fabio De Pascalis, nell’intervista al Corriere sottolinea come chi intraprende questi “viaggi della speranza”, non soltanto mette a rischio la propria salute, come testimoniato dal caso riportato nell’articolo, ma non abbia, poi, neppure la possibilità di intraprendere richieste di risarcimento per i danni eventualmente subiti.

Il Presidente nazionale ANDI, Carlo Ghirlanda, tornerà sull’argomento del turismo dentale nel corso di una prossima intervista a Rai RadioUno, “Troppo spesso accadono situazioni di questo genere – dichiara Ghirlanda – per questo sottolineo l’impegno che l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani mette in atto, sia dal punto di vista mediatico (Vedi QUI) che presso le sedi istituzionali, caldeggiando interventi legislativi a difesa dei cittadini-pazienti e dai rischi che campagne pubblicitarie estremamente aggressive possono rappresentare per tutti”.

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