Quotidiano Sanità – Chiusure cliniche low cost e turismo dentale. ANDI chiede interventi legislativi urgenti 

Il sindacato degli odontoiatri pone l’attenzione anche sui viaggi all‘estero per trovare cure al miglior prezzo, ma che trovano invece cure di bassa qualità che comportano poi problemi più gravi. L‘ANDI sollecita pertanto gli Ordini professionali a farsi parte attiva nel richiedere interventi legislativi a tutela dei pazienti, spesso “non sufficientemente consapevoli dei rischi”.

Nuovamente si ripresenta il fenomeno della chiusura improvvisa di strutture odontoiatriche gestite da società nelle quali il possesso della maggioranza di capitale è in mano a imprenditori. Dopo i casi che nelle ultime settimane hanno occupato i media per la chiusura di catene odontoiatriche in Veneto, Piemonte e Sicilia, la stessa situazione si ripete ora anche a Brescia. “Il copione è sempre il medesimo”, denuncia l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) in una nota. “Si fanno sottoscrivere ai pazienti finanziamenti per il pagamento anticipato delle cure e si fugge, poi, nottetempo con il bottino in mano senza completare le terapie, comunque già pagate per intero, lasciando, inoltre, i dipendenti senza stipendi e i collaboratori Odontoiatri senza il pagamento delle loro prestazioni professionali”.