Le Commissioni Albo Odontoiatri delle province di Udine, Pordenone, Trieste e Gorizia, unitamente alla CAO della Federazione regionale dei Medici e degli Odontoiatri del Friuli Venezia Giulia, all’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, Dipartimento del Friuli Venezia Giulia hanno visto riconosciuta la legittimità del loro ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, relativamente al divieto per gli Igienisti dentali di svolgere la propria attività professionale senza la presenza di un Odontoiatra.
La fondatezza del ricorso, conferma ulteriormente quanto citato al comma 3 dell’articolo 1 del D.m. del 15 marzo 1999, ovvero che l’Igienista dentale svolge la sua attività su indicazione degli Odontoiatri e dei Medici chirurghi legittimati all’esercizio della Odontoiatria.
Questo parere ribadisce quello che il Consiglio di Stato aveva in precedenza affermato – dichiara il Presidente nazionale CAO, Raffaele Iandolo – e non consente più dubbi sull’interpretazione dei limiti nell’esercizio professionale dell’Igienista dentale. E’ un’iniziativa che evidenzia il coraggio e la competenza delle Commissioni del Friuli Venezia Giulia, che hanno affrontato l’argomento con estrema perizia e hanno proposto un ricorso che rappresente un momento di straordinaria soddisfazione sia per la CAO che per l’Odontoiatria italiana, in quanto protegge in maniera inequivocabile gli ambiti di competenza dell’Odontoiatra da invasioni di campo esterne.
Siamo estremamente soddisfatti – chiosa Giorgio Balich – Presidente ANDI Friuli Venezia Giulia – per questo atto che premia l’impegno costante dell’Associazione, a fianco di CAO, nel sostenere una norma che difende soprattutto la sicurezza dei pazienti, oltre che la competenza degli Odontoiatri.