Sono proprio i più giovani che possono avere i maggiori vantaggi dalla previdenza integrativa, per due motivi: l’andamento dei mercati finanziari e la capitalizzazione. E’ dimostrato storicamente, infatti, che investendo in obbligazioni ed azioni in un arco di tempo medio-lungo i risultati sono positivi e che gli investimenti azionari sono quelli che rendono maggiormente. La capitalizzazione, invece, è la leva che moltiplica il nostro capitale tanto più quanto più a lungo lo stesso è investito.
Facciamo un esempio: il Dr. Bianchi, di 26 anni, decide di investire subito 1.000 euro all’anno per un piano pensionistico, mentre il suo amico Dr. Rossi ritiene più opportuno aspettare qualche tempo. Dopo 13 anni il Dr. Bianchi, che ha già investito 13.000 euro, decide di interrompere i versamenti, mentre il Dr. Rossi, a 39 anni, inizia a versare allo stesso Fondo pensione 1.000 euro all’anno e continua per 26 anni (fino al 65° anno di età), per un totale di 26.000 euro. Per effetto della capitalizzazione, ipotizzando un rendimento medio del 5%, il capitale al momento della pensione sarà di circa 69.000 euro per il Dr. Bianchi e, pur avendo versato il doppio, solo di 54.000 euro circa per il Dr. Rossi. Per questo motivo si deve partire presto, anche con risorse limitate, per avere il massimo dei vantaggi.