A breve l’ufficialità della graduatoria nazionale dei risultati del test di ingresso a Odontoiatria: 1535 i posti messi a bando. Intervista al presidente Andi su formazione, carenza di professionisti, diritto di libera scelta del paziente, fondi integrativi, sostenibilità e ambiente, AI e sfide future
di Giovanni Cioffi
A pochi giorni dalla pubblicazione della graduatoria nominativa per il test di medicina e odontoiatria 2024, prevista per il 10 settembre, il dibattito su formazione e accesso alla professione si intensifica. “Non parliamo di numero chiuso, ma di numero programmato,” chiarisce Carlo Ghirlanda, Presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani – ANDI, che sottolinea l’importanza di una pianificazione calibrata sulle esigenze del sistema sanitario e sui fabbisogni regionali. Ma l’accesso alla professione è solo uno dei temi caldi affrontati nell‘intervista esclusiva rilasciata a One Health. Il Presidente Ghirlanda si sofferma sull’urgenza di migliorare la qualità della formazione universitaria, affinché i giovani odontoiatri possano entrare nel mondo del lavoro con competenze subito operative: “La laurea è abilitante, ma non sempre gli studenti escono pienamente pronti a esercitare“, spiega.
Tra le sfide principali della professione, anche quella di contrastare la carenza di professionisti in Italia, una situazione che rischia di peggiorare come già avvenuto in altri Paesi europei, e di creare un sistema di cure più accessibile attraverso fondi integrativi, senza rinunciare alla libertà di scelta del medico. “Siamo contrari alle convenzioni che limitano il diritto del paziente a scegliere il proprio dentista,” sostiene fermamente Ghirlanda. Nel colloquio si affrontano altre questioni cruciali come l’abusivismo, la sostenibilità ambientale degli studi odontoiatrici e il ruolo dell’intelligenza artificiale nel futuro della professione.
Carlo Ghirlanda, Presidente ANDI