Dopo la sentenza del Tribunale di Sassari (Vedi QUI) che si è espresso sulla laurea specialistica in Odontoiatria quale requisito obbligatorio per le graduatorie ambulatoriali, anche la politica muove alcune considerazioni nella direzione sostenuta da ANDI e dalla categoria odontoiatrica.
È stato, infatti, il Deputato Marcello Gemmato (FDI) a porre alla Camera una interrogazione rivolta al Ministro della Salute, al Ministro dell’Università e della Ricerca e al Ministro per la Pubblica Amministrazione, nella quale osserva come sembrerebbe evidente che nelle intenzioni del legislatore vi fosse la ovvia necessità di prevedere un titolo di specializzazione nella disciplina odontoiatrica per i laureati in medicina e chirurgia che volessero accedere ai concorsi ma, di contro, appare ancor più ovvio, se non banale, che per i laureati in odontoiatria e protesi dentaria non occorra alcun tipo di specializzazione, poiché la normativa vigente in materia li legittima già ad esercitare compiutamente la professione proprio in virtù dello specialistico corso di studi universitario sostenuto e dell’iscrizione al rispettivo albo dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri.
L’On. Gemmato, ha ricordato ancora l’intervento del Tribunale sardo, dove il giudice ha osservato che: Il titolo dei laureati in Odontoiatria e protesi dentaria “assorbe” quello di specializzazione in Odontoiatria richiesto ai laureati in Medicina e chirurgia. Ed invero, valgano, al riguardo, le seguenti considerazioni. Se la normativa in parola è pienamente comprensibile ove riferibile esclusivamente ai laureati in Medicina e chirurgia, non lo è altrettanto con riferimento a coloro i quali – come l’odierna ricorrente – abbiano conseguito il diploma di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria. Non si comprende, infatti, di quale specializzazione i laureati in Odontoiatria e protesi dentaria dovrebbero essere in possesso per rispettare il dettato normativo, dal momento che la specializzazione nella disciplina), per i predetti laureati è insita nel diploma di laurea.
Sembrerebbe, dunque – come espresso dall’On. Gemmato nell’interrogazione – evidente la necessità di provvedere al riordino della disciplina in materia e alla modifica delle norme citate in premessa.