Legge di Bilancio: no all’iscrizione RENTRI per i Dentisti

Legge di Bilancio: no all’iscrizione RENTRI per i Dentisti

Gutta cavat lapidem dicevano gli antichi, a sottolineare come un’azione continua e reiterata come quella di una goccia d’acqua, possa portare a incidere anche sulle situazioni apparentemente inattaccabili, come la roccia, appunto. Un’azione citata a riferimento anche da alcune testate giornalistiche (Vedi QUI)

Un paragone che calza con l’attività che l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani ha svolto verso una norma che rappresentava per gli Odontoiatri un ulteriore inutile aggravio burocratico: l’iscrizione dei professionisti al RENTRI.

Con il voto al Senato che ha approvato la “Manovra 2026” e che entro fine anno sarà confermata dal passaggio finale alla Camera viene, dunque, fatta definitiva chiarezza sulla esenzione per gli Odontoiatri liberi professionisti di sottostare a questa ulteriore incombenza.

“Come da sempre sostenuto e da tempo perorato in ogni sede dalla Segreteria sindacale nazionale di ANDI, la norma RENTRI non riguarda gli studi odontoiatrici – commenta con soddisfazione Carlo Ghirlanda, Presidente nazionale ANDI -. Gli interventi di ANDI per modificare l’imposizione sulla professione odontoiatrica di una procedura sia ridondante sia già ampiamente soddisfatta con la delega al trasportatore da parte del professionista produttore di rifiuti pericolosi si susseguono da anni e finalmente trovano soddisfazione nella manovra di bilancio appena approvata. La Segreteria sindacale nazionale invierà presto una nota informativa a tutte le sezioni provinciali ANDI per esplicitare quali procedure siano quindi previste e come rispettarle”.