In aggravamento le patologie oro dentali

Condividi su:

Carlo Ghirlanda, Presidente Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI): “Importante andare dal dentista, gli studi odontoiatrici sono luoghi sicuri”

La quarta ondata di contagi non ferma gli Odontoiatri che, anche in questa nuova fase, intendono continuare a seguire i propri pazienti, vigilando sullo stato della loro salute orale.

Gli ultimi dati non sono confortanti – dichiara Carlo Ghirlanda, Presidente nazionale ANDI, Associazione Nazionale Dentisti Italiani – si riscontra un aggravamento di alcune patologie oro dentali. Non ci stancheremo mai di dire che gli studi dentistici sono luoghi sicuri; lo sono per i professionisti e per il personale ausiliario, così come per i pazienti. Le severe norme di sicurezza da sempre applicate, con l’inizio della pandemia si sono ulteriormente rafforzate, diventando un punto di riferimento anche per altre branche della professione medica.”

Negli scorsi mesi l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani ha lanciato la campagna #DalDentistaInSicurezza, una iniziativa che si è posta l’obiettivo di motivare tutti i cittadini a proseguire le proprie cure odontoiatriche e, soprattutto, mantenere costante una corretta e adeguata attenzione alla prevenzione orale. I controlli periodici dal dentista sono estremamente importanti per la salute della propria bocca, consentendo l’intercettazione precoce di tutte le patologie che possono essere individuate durante la visita odontoiatrica.

La prevenzione quotidiana è la base imprescindibile della salute della bocca – sottolinea Ghirlanda – e prevede il lavaggio, almeno due volte al giorno, dei denti, sia per i bambini che per gli adulti, utilizzando un dentifricio contenente fluoro, quale importante presidio anti-carie. Lo spazzolino elettrico, secondo i dati più recenti, è più efficace, in virtù del suo movimento rotatorio prestabilito e costante, ma anche il classico spazzolino manuale, se utilizzato correttamente, garantisce una pulizia adeguata. È però necessario sostituirlo idealmente ogni mese, comunque non oltre tre mesi, per garantire l’azione efficace delle setole nella rimozione della placca. La placca non rimossa, formata dai batteri che vivono intorno al dente, induce la formazione del tartaro, che rappresenta un ulteriore ostacolo alla pulizia dei denti”.