Sono i professionisti ad aggiudicarsi la palma per la correttezza dell’affidabilità fiscale, come riportato sulle pagine del Sole24Ore, in occasione della presentazione del Focus sugli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), curato dall’Osservatorio sulle libere professioni di Confprofessioni.
“Ribadiamo la grande affidabilità fiscale degli odontoiatri – afferma il Presidente nazionale ANDI, Carlo Ghirlanda -, segno di professionalità e di rispetto delle leggi e delle regole fiscali”.
«La maggior parte dei soggetti ISA che svolge attività professionali – riporta la ricerca dell’Osservatorio – raggiunge un punteggio superiore a 8, mentre in tutte le altre categorie la maggioranza dei contribuenti presenta un punteggio inferiore. In buona sostanza, se la generalità dei contribuenti censiti dagli Isa risulta fiscalmente affidabile (ovvero con un punteggio Isa superiore a 8) nel 44,1% dei casi, nelle attività professionali tale valore sale al 57 per cento».
Dunque, tutti i professionisti presentano un tasso di affidabilità superiore al 50%, in testa i settori della sanità, tra cui i dentisti, e della consulenza.
Nulla di nuovo, secondo ANDI, che da tempo sostiene, dati alla mano (Vedi QUI), la fedeltà fiscale degli odontoiatri, nonostante l’opinione pubblica sia ancora condizionata da pregiudizi storici verso la categoria.
Ulteriori approfondimenti sulla professione odontoiatrica saranno esposti giovedì 16 maggio nel corso della Analisi Congiunturale del Centro Studi ANDI, attesa alle ore 10:00 nella Sala Diotallevi 2 della Hall Sud di Expodental Meeting a Rimini.