Giornata Mondiale contro il Tabacco 2024: i minori al centro dell’attenzione

Il 31 Maggio ricorre il World No Tobacco Day, evento di sensibilizzazione e informazione sui rischi legati al consumo e la dipendenza da tabacco e sostanze affini.

Lanciato nel 1987 con azione congiunta da parte di OMS e Nazioni Unite e mirata espressamente a colpire una delle lobby più ricche e influenti del periodo, portabandiera di quello che appariva ai più come fenomeno di costume e manifestazione di benessere, il World No Tobacco Day è cresciuto nel tempo per diventare momento centrale di campagne e iniziative mirate alla contrazione del fenomeno e ai rischi per la salute che questo comporta. Un processo di miglioramento costante, che ha portato negli ultimi 35 anni ad una riduzione mondiale nel numero dei fumatori prima tra i paesi del Blocco Occidentale, seguiti dopo circa 20 anni dalle aree in via di sviluppo di Asia e Sudamerica – dopo la “tobacco epidemic” qui definitasi a partire dagli anni Novanta. Questo processo ha portato anche in Italia ad una riduzione di oltre ⅓ nel numero dei fumatori, passando dal 32,7% del 1985 al 19,4% del 2018.

Numeri in miglioramento, ma che non possono bastare: all’interno dell’Eurozona il consumo di tabacco riguarda ancora il 26% della popolazione, 30% se si considerano giovani e giovanissimi dai 15 ai 24 anni; in totale, i decessi legati al consumo di tabacco ammontano a quasi 700.000. Inoltre, con la sua contrazione, il consumo di tabacco si polarizza: i dati confermano un mondo in cui a fumare restano soprattutto gli uomini (più di 3 consumatori su 4), mentre l’abitudine sembra concentrarsi nelle fasce marginali e più vulnerabili della popolazione. Anche per questo, il nuovo parlamento Europeo verrà presumibilmente spinto ad adottare misure più stringenti in questo senso. Oltre ai rischi per la salute, la filiera del tabacco conosce poi una serie di ripercussioni a più livelli: negli ultimi anni, le campagne OMS hanno sottolineato la messa a coltura di terreni contaminati o sottratti a coltivazioni primarie, l’inquinamento legato alla produzione e allo smaltimento delle sigarette e degli imballaggi, l’impatto socio-economico sulle famiglie (soprattutto quelle a rischio) legato ai costi per sostenere la dipendenza da tabacco. Quest’anno, l’OMS mette in guardia contro la capacità dell’industria di avvicinare fumatori sia all’inizio dell’età adolescenziale.

“Per recuperare i milioni di consumatori che ogni anno smettono di fumare per scelta o per morte, l’industria del tabacco punta alle giovani generazioni con nuovi prodotti e una nuova immagine di fumatore. Strategie pubblicitarie pervasive ed allusive, legate a regolamentazioni fiscali ad hoc che consentano di mantenere basso il costo dei prodotti in questione, sono alla base di questa prassi”: questo l’incipit della dichiarazione rilasciata da fonti OMS nell’inaugurare la campagna 2024, nata dalle preoccupazioni verso i tabacchi addizionati, l’e-smoking nei giovanissimi, o altre pratiche come il ritorno, nei paesi nordici, del tabacco da masticare. Dal canto suo FDI, Federazione Internazionale dei Dentisti, propone la sua guida mirata ai professionisti. L’associazione, che con oltre un milione di iscritti a livello mondiale si pone come interlocutore primario tra la professione e i regolatori per la salute in campo nazionale e globale, consiglia 2 approcci mirati per consentire al professionista di guidare, o quantomeno di indicare al paziente, la via d’uscita da questa pessima abitudine.

Pubblicità ingannevole e allusiva; deregolamentazione e scarsa sorveglianza; minimizzazione dei rischi per la salute; fiscalità alterata: i nemici della salute usano sempre le medesime tecniche. L’industria del tabacco oggi si inventa un nuovo modello e nuovi prodotti per un mercato che non guarda più a James Dean o ai divi di Hollywood, ma che appare parimenti problematico e tristemente di successo. I grandi passi avanti che sono stati fatti in questo campo non devono trarre in inganno: anche in Italia, si muore ancora troppo a causa del tabacco. Il professionista deve sapersi far carico di questa battaglia per la salute, informando i suoi pazienti dei rischi correlati a questa e altre cattive abitudini, indicando laddove possibile una via d’uscita.

L’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, attraverso la Fondazione ANDI ETS, promuove ogni anno una campagna di prevenzione del tumore orale, causato spesso proprio dal fumo. L’Oral Cancer Day consente ai cittadini di prenotare una visita di screening negli studi dentistici aderenti. Per farlo è sufficiente andare sul sito www.oralcancerday.it, individuare quello più vicino alla propria abitazione e prenotare una visita entro il 14 giugno oppure telefonare al numero verde 800 058 444.
La visita si svolge in modo semplice, attraverso un controllo accurato di tutta la mucosa orale del paziente, allo scopo di rilevare la presenza di eventuali lesioni, per decidere se e quando riferire la lacerazione individuata allo specialista e, nel caso, rimandare il paziente a una struttura di secondo livello per la diagnosi definiva.

Dr. Ferruccio Berto
Responsabile gruppo di lavoro ANDI Esteri