Le Organizzazioni Sindacali FIMMG, FIMP, FMT, SUMAI e l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), riunite oggi 11 settembre in Roma,
RINGRAZIANO
per la presenza a sostegno e la partecipazione all’incontro odierno la delegazione di Confprofessioni, baluardo di difesa e valorizzazione di tutte le libere professioni intellettuali del nostro Paese, attraverso la presenza del vice presidente Andrea Dili e di Angela Quaquero vice presidente della associazione PLP – Psicologi Liberi Professionisti
DENUNCIANO
l’inaccettabile ritardo delle Regioni nell’emanazione degli Atti di Indirizzo per il rinnovo contrattuale riferito al triennio 2022-2024 per l’area convenzionata, che rischia di vanificare lo stanziamento delle risorse messe in campo dal Governo con le leggi di bilancio 2023, 2024 e 2025, determinando di fatto un meccanismo ad “imbuto” che favorirà la fuga crescente di professionisti verso l’estero o il settore privato. Di fatto oggi 11 settembre, nell’anniversario dell’attacco alle Torri Gemelle, il rischio è quello con la scomparsa di “torri” rappresentate dall’assistenza medica convenzionata ed odontoiatrica libero professionale di un vero e proprio “Ground Zero” del Servizio Sanitario Nazionale, con ricadute gravissime sull’accesso alle cure, sul futuro delle professioni e sulla stessa coesione sociale del Paese.
RIBADISCONO
la richiesta urgente e non più differibile di:
- emanare immediatamente gli Atti di Indirizzo per il rinnovo contrattuale del triennio 2022-2024;
- avviare contestualmente l’allineamento dei contratti al 2025, predisponendo sin da subito l’indirizzo programmatico per il triennio successivo, così da garantire continuità e certezza normativa e contrattuale.
ESPRIMONO
perplessità sulle dichiarazioni del Presidente del Comitato di settore Alparone rispetto ad un Atto di indirizzo pronto ad essere adottato per la dirigenza medica e sul silenzio assoluto rispetto a quello dell’area convenzionata, continuando a rappresentare i convenzionati come figli di un dio minore ma considerandoli indispensabili, per la realizzazione delle missioni del PNRR: nessuna categoria non considerata si considererà coinvolta e indispensabile; non tenendo conto che rispetto al nulla percepito dall’area convenzionata, la dirigenza medica percepisce dal 2022, attraverso la vacatio contrattuale, parte delle risorse economiche.
SOSTENGONO
con forza la posizione di ANDI che ribadisce la necessità della riforma da tempo auspicata del comma 153 della legge 124/2017 relativa alla regolamentazione della professione odontoiatrica e l’opportunità che il DL del riordino delle professioni sanitarie in discussione presso la XII Commissione della Camera diventi un’occasione definitiva per consentire la correzione di una norma che ha, finora, prodotto solamente vantaggi per le società di capitale a discapito dei pazienti e dei professionisti Odontoiatri.
RICHIEDONO
al Ministero della Salute di esercitare un’azione di pressing istituzionale sul Comitato di Settore e sulla Commissione Salute delle Regioni, affinché gli atti di indirizzo vengano non solo emanati senza ulteriori dilazioni temporali ma possano contemplare strumenti indispensabili alle regioni per garantire la necessaria flessibilità per rispondere alle esigenze assistenziali dei diversi territori, da quelli a denso tessuto urbano alle aree a forte dispersione. Per ognuno di questi contesti è essenziale definire una modellistica virtuosa costruita sulle specifiche caratteristiche. Strumenti che garantiscano flessibilità sono ancor di più necessari per portare soluzioni alle richieste di armonizzazione dei carichi di lavoro provenienti da tutte le categorie professionali in un contesto di crescente presenza femminile nella professione, disciplinando il lavoro agile e a distanza, già realizzato ma mai valorizzato, rendendo fruibile lo strumento del part time nelle situazioni già previste dalle norme, introducendo l’utilizzo di strumenti di telemedicina e tele-visita. L’Atto di Indirizzo deve essere altresì lo strumento per inserire definitivamente le modalità di partecipazione della medicina e delle altre professioni sanitarie convenzionate alle attività delle Case di Comunità Hub e Spoke al fine di implementare l’assistenza multidisciplinare territoriale senza ulteriori ritardi rispetto alle tempistiche previste dal PNRR.
CONFERMANO
la piena disponibilità delle Organizzazioni Sindacali a un confronto serio e responsabile con Governo e Regioni nella certezza che una vera evoluzione della medicina territoriale e altre professionalità sanitarie della convenzionata potrà compiersi solo se accompagnata da risorse certe, vincolate e tempestivamente rese operative.
RICHIEDONO
una assunzione di responsabilità da parte delle Regioni, viste le singole sensibilità espresse negli incontri con Presidenti e Assessori delle diverse regioni. È doverosa a questo punto una presa di posizione decisiva da parte del Coordinatore della Commissione Salute Massimo Fabi e del Presidente del Comitato di Settore Marco Alparone dal quale ci aspettiamo una convocazione prima dei nostri congressi nazionali.
AVVERTONO
che, in assenza di risposte immediate e concrete, l’autunno sarà contrassegnato da una tensione sindacale ad elevata intensità, caratterizzato da iniziative di mobilitazione che coinvolgeranno tutti gli iscritti a partire dalle segreterie regionali congiunte che, sin da oggi, si impegnano ad esercitare le necessarie pressioni sui livelli politici locali, in un crescendo di iniziative che si concretizzeranno con l’attivazione delle prerogative sindacali di protesta nei congressi nazionali di tutte le organizzazioni firmatarie.