Dal 15 ottobre 2025 diventa operativo il decreto attuativo sull’autoimpiego giovanile previsto dal DL.60/2024 (convertito nella legge 95/2024).
Si tratta di un pacchetto di misure che mira a favorire l’avvio di nuove attività imprenditoriali e professionali da parte di giovani Under 35, compresi i liberi professionisti e le società tra professionisti (STP). Una novità che apre prospettive interessanti per gli Odontoiatri che intendono aprire uno studio o subentrare in uno esistente.
Il meccanismo dell’incentivo
Le agevolazioni si dividono in due aree geografiche principali:
- il Centro e Nord Italia dove sono previsti voucher a fondo perduto fino a € 30.000 (che diventano € 40.000 se il progetto introduce elementi di innovazione digitale o sostenibilità) e contributi fino al 65% sugli investimenti fino a € 120.000;
- il Mezzogiorno dove la misura assume la forma di “Resto del Sud 2.0”, con contributi fino al 75% e voucher fino a € 50.000.
È inoltre previsto un bonus contributivo triennale che riduce del 50% i contributi previdenziali IVS per i primi 36 mesi di attività se l’apertura avviene entro il 31 dicembre 2025.
L’applicabilità al provvedimento
I contributi vengono erogati solamente a rendicontazione avvenuta. Le spese ammissibili includono macchinari odontoiatrici, software gestionali, sistemi di radiologia digitale, attrezzature diagnostiche e consulenze tecniche strettamente legate all’attività sanitaria. Restano escluse spese non funzionali o di rappresentanza, come arredi di design o interventi estetici non necessari.
Punti di forza per giovani Odontoiatri
La prima novità positiva riguarda l’inclusione delle STP tra i beneficiari, a condizione che la maggioranza e il controllo restino in mano ai Soci Under 35. Questo consente la nascita di studi aggregati di nuova generazione. Inoltre, la componente di innovazione e sostenibilità è premiata: i progetti che integrano strumenti digitali, protocolli green o tecnologie 4.0 accedono ai massimali più elevati.
Non meno importante è la previsione di percorsi di tutoraggio e formazione obbligatoria per la costruzione del business plan, un supporto concreto per giovani professionisti con competenze prevalentemente cliniche. Per chi opera al Sud, l’intensità di aiuto più alta rappresenta un vantaggio competitivo reale che può contribuire a frenare l’emigrazione professionale verso il Nord.
Valutazione complessiva
Nel complesso, la misura di autoimpiego per Under 35 risulta tecnicamente accessibile e strategicamente interessante per i giovani Odontoiatri che intendono costruire uno studio moderno, digitale e sostenibile. L’incentivo non è tuttavia sufficiente da solo: la sua efficacia dipende da un progetto ben strutturato, dalla capacità di anticipare le spese e da un approccio imprenditoriale maturo.
In un’ottica di pianificazione integrata, l’autoimpiego può rappresentare uno dei tasselli di una strategia più ampia, combinabile con strumenti come ON Invitalia, i mutui agevolati ENPAM, la Nuova Sabatini e i crediti d’imposta 4.0 e 5.0. Per chi possiede visione e preparazione, queste misure possono segnare un vero cambio di passo generazionale nella professione odontoiatrica. Per chi invece si limita a cercare un contributo a fondo perduto, senza un piano concreto, il rischio e di restare intrappolati nella burocrazia e nella mancata sostenibilità economica.
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