Contro l’antibiotico resistenza serve l’impegno di tutti – Partecipa anche tu al questionario

La resistenza antibiotica è responsabile primaria di 35.000 decessi l’anno in area europea; nel mondo è concausa di 5 milioni di morti l’anno, causa primaria di 1,27 milioni. Nel 2019, l’OMS la poneva al terzo posto tra i rischi maggiori per la salute globale, seconda sola a malattie non trasmissibili e inquinamento; dopo la normalizzazione seguita al biennio pandemico, è stata l’HERA (autorità europea per la gestione delle emergenze sanitarie) a riammettere la resistenza antibiotica sul podio delle emergenze sanitarie mondiali. Documentato per la prima volta già negli anni ‘40, il fenomeno è cresciuto abbastanza lentamente da non essere immediatamente percepito in tutta la sua pericolosità e molteplici implicazioni. Solo nel 2015 l’assemblea generale dell’OMS formalizzò un Piano Attuativo contro la Resistenza Antibiotica, lanciando la prima World AMR Awareness Week. Da quel momento, l’evento si è ampliato coinvolgendo governi nazionali ed enti governativi internazionali, come Nazioni Unite ed UE; partner fissi sono diventate anche FAO e OIE, nella consapevolezza dell’impatto che i modelli alimentari (in special modo l’allevamento intensivo) continuano ad esercitare massicciamente sul fenomeno.

Grazie alla collaborazione con l’Università Statale di Milano, ANDI ha lanciato nel 2022 un questionario ancora in corso mirato a raccogliere informazioni sul tema; i risultati sono integrati all’interno della campagna di informazione tramite Fondazione ANDI ETS. Tutti i soci ANDI sono invitati a dedicare qualche minuto del loro tempo alla compilazione di questa importante ricerca su base nazionale, la prima del suo genere, tramite portale Brain Social.