Il nuovo scandalo legato all’odontoiatria commerciale, con la chiusura repentina di una clinica dentale a Brescia ha avuto sul territorio bresciano una notevole risonanza, anche per il numero di pazienti che sono rimasti vittime di questo ennesimo episodio, come conferma la Presidente di ANDI Brescia, Claudia Valentini.
Il recente caso della improvvisa cessata attività di un centro odontoiatrico low cost nel territorio bresciano (Dental Hospital) ha avuto una vasta eco nella nostra provincia – dichiara la dott.ssa Valentini – ed ha nuovamente focalizzato l’attenzione dei media su un fenomeno già più volte tristemente noto alle cronache, dimostrando come il fallimento di una attività commerciale cui è consentita l’erogazione di cure odontoiatriche possa comportare pesanti ripercussioni sulla salute dei pazienti in primis, oltre che la mancata erogazione dei compensi spettanti a direttori sanitari, collaboratori odontoiatri e dipendenti, costituendo un danno per tutto il comparto odontoiatrico. Tutto ciò non può che portare nel tempo a sempre maggior sfiducia nei pazienti che già in periodi di crisi economica si avvicinano con maggiori difficoltà alle cure, oltre che generare frustrazione in tutti i colleghi che ritengono il rapporto fiduciario medico-paziente il fondamento di una professione odontoiatrica eticamente guidata. Non possiamo che convenire in toto con l’appello del Presidente Ghirlanda (Vedi QUI) ai decisori parlamentari e sostenere con forza l’azione della nostra Associazione che da sempre si batte per riportare l’esercizio della professione odontoiatrica nell’ambito del controllo ordinistico, a tutela della salute e del patrimonio dei cittadini pazienti.