Appello all’Europa: sul turismo dentale necessarie misure per la sicurezza dei cittadini

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Durante il suo intervento all’Assemblea plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo, l’eurodeputato Michele Picaro (FdI-ECR) ha sottolineato come “Il turismo dentale nei paesi extra Ue è un fenomeno in crescita che solleva importanti preoccupazioni per la salute pubblica. Molti pazienti europei, in particolare italiani, si sono rivolti per trattamenti odontoiatrici a prezzi competitivi. Le norme sanitarie in questi paesi spesso mancano di una regolamentazione rigorosa. Informare i pazienti riguardo alle normative sanitarie dei Paesi di destinazione, alla formazione del personale medico e agli standard di qualità delle strutture è cruciale per consentire scelte consapevoli” (Guarda il video sotto).

Il Segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, Angela Rovera, recentemente nominata dal Ministro alla salute, prof. Orazio Schillaci, al ruolo di Chief Dental Officier, con il compito di rappresentare l’Italia nei contesti europei ed internazionali, ha ribadito l’importanza e l’urgenza di una norma chiara che tuteli i cittadini dai rischi del turismo dentale, così come ANDI sostiene da tempo (Vedi QUI).

“La regolamentazione sanitaria in un mondo globalizzato deve rappresentare una priorità assoluta per le autorità sanitarie europee – dichiara Rovera -. Il marketing su Internet, le consultazioni online e i viaggi a basso costo compromettono seriamente gli sforzi per mantenere alti standard di qualità delle cure e proteggere i cittadini da fornitori di servizi non qualificati. In Italia, gli enti di controllo sono già impegnati nel monitoraggio e nell’ispezione, garantendo che solo i professionisti regolarmente qualificati e registrati possano esercitare, e denunciando chi opera senza rispettare le normative vigenti, al fine di tutelare la salute dei cittadini.

In assenza di una legislazione più severa condivisa a livello Europeo, nonchè di una più rigorosa applicazione delle normative, i regolatori italiani, così come quelli di altri Paesi, devono comunque sostenere ogni iniziativa per  “lanciare l’allarme sui rischi del turismo dentale” – conclude la Chief Dental Officier – e fornire raccomandazioni precauzionali a chiunque consideri di sottoporsi a trattamenti odontoiatrici all’estero”.