ANDInforma – La struttura chimica determina l’attività biologica di inibizione del riassorbimento osseo dei Bisfosfonati

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Alessandro Pala
Chimico, Consulente scientifico ANDI

Sessanta anni fa i primi studi misero in luce che i Pirofosfati (PPi), sostanze formate fisiologicamente nel corpo umano, sono in grado di controllare sia le calcificazioni dei tessuti molli, sia la solubilizzazione dell’Idrossiapatite (HA), principale componente minerale della matrice ossea. Divenne tuttavia rapidamente palese che la scarsa stabilità dei PPi “in vivo” non permettesse il loro impiego come farmaci contro la perdita ossea e questo favorì, indirettamente, l’identificazione di sostanze alternative , come i Bisfosfonati (BP), molecole di sintesi chimica di struttura paragonabile, ma più stabili dei PPi.

I BP divennero quindi candidati all’impiego clinico perché chimicamente stabili “in vivo” e dotati di evidenti proprietà anti-riassorbitive.