L’economia non è stupida; la demografia non è stupida. Non è la nostra società a doversi adeguare alla professione; siamo noi odontoiatri che dobbiamo, insieme, attivarci per rispondere alla richiesta di salute che viene dai nostri concittadini. Con queste parole del Presidente Christoph Benz si è aperto ad Amburgo il Congresso Politico Federale del Bundeszahnärztekammer, l’ordine degli odontoiatri tedeschi.
Assistere il cambio generazionale con misure mirate alla facilitazione dell’ingresso di giovani odontoiatri nel mondo del lavoro; instaurare un dialogo con l’università per fornire formazione di alto livello, rispondendo alle necessità della professione; trasmettere la necessità di un modello di salute basato su diritto/dovere alla prevenzione e al fine di consentire l’accessibilità universale alle cure; costruire l’associazione come interlocutore riconoscibile e di peso per la classe politica nazionale e i regolatori internazionali; gestire il processo di digitalizzazione e la transizione green della professione, due processi inarrestabili ma da affrontare con consapevolezza: questi i temi principali che, per due giorni, occuperanno le riflessioni degli oltre 200 rappresentanti provenienti dai lander federali.
ANDI è l’unica associazione di area mediterranea invitata a prendere parte ai lavori, unitamente a delegazioni delle associazioni odontoiatriche dell’Europa centrale e settentrionale, esponenti del mondo della salute cittadino e nazionale e rappresentanti di organi internazionali, come il presidente della Federazione Internazionale dei Dentisti prof. Gregory Chadwick.
L’amicizia con BZAK è per ANDI una realtà solida, maturata lungo un percorso comune che dura da oltre vent’anni – ha commentato Ferruccio Berto, responsabile della Commissione Esteri ANDI -. A seguito delle elezioni dello scorso anno ci siamo trovati accolti da un gruppo dirigente completamente rinnovato, ma estremamente preparato e assolutamente disponibile al confronto e alla collaborazione. Questo non è un caso, considerando come le difficoltà e le incognite per la professione abbiano ormai assunto una rilevanza e un respiro europeo, e i temi sul tavolo di lavoro di Amburgo siano presenti, identici, ad incontri che si tengono a Roma, Londra o Parigi. Trovo per questo illuminante l’invito del presidente Benz con cui si sono aperti questi “German Dental Days”: la necessità, per la professione, rimane quella di adattarsi costantemente ad una realtà in divenire, senza demonizzare e senza idealizzare nè il passato nè il futuro.
Luca Vettore
Communication officer