ANDI Foggia: impegno sindacale, culturale e contrasto all’odontoiatria commerciale

“La nostra Sezione quest’anno è cresciuta ulteriormente, – dichiara Alberto Rosario Gentile, Presidente provinciale –  avendo avuto un aumento del numero di Soci grazie al lavoro di tutto il Consiglio direttivo. Il primo semestre formativo si è contraddistinto per un’offerta ricca, diversificata e di alta qualità, che ha toccato numerose aree dell’odontoiatria moderna: dalla chirurgia rigenerativa all’ortodonzia digitale, dalla gestione degli impianti alle tecniche estetiche avanzate.

I corsi sono stati organizzati per la maggior parte presso la sede OMCeO di Foggia, con il contributo di relatori di spicco nel panorama nazionale e riprenderanno a settembre con un corso sulla radioprotezione. La Segretaria culturale, Anna Maria Formoso, sta già pianificando le attività culturali per il 2026, mentre il dr. Mario Kohlstetter, che ha la delega di ANDI per i Giovani, sta pianificando una serie di incontri, anche in webinar, per rispondere alle esigenze dei più giovani. La Sezione, con il contributo del dr. Giuseppe Di Maggio, è sempre stata impegnata nel supportare gli iscritti per l’aspetto sindacale, dando chiarimenti e assistenza sulle varie problematiche poste dagli Associati. I prossimi mesi ci vedranno impegnati sul fronte sindacale, anche sul nuovo problema che si è presentato alla luce della sentenza del TAR Puglia (Vedi QUI) che annulla i regolamenti attuativi relativi agli studi odontoiatrici, dei loro requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici, nella parte in cui è previsto un fabbisogno rapportato alla popolazione di strutture private di specialistica ambulatoriale odontoiatrica e che consentirà alle società di capitale di aprire indiscriminatamente tali strutture.

In queste realtà viene a mancare, notoriamente, quel rapporto fiduciario medico-paziente, l’intuitu personae, a vantaggio degli aspetti organizzativi e puramente commerciali, legati a beni, materiali e servizi. Spalancare la porta alle società di capitali, come purtroppo dimostrano esperienze in tutta Italia ed in Europa, non contribuisce affatto a migliorare l’odontoiatria pubblica.

Da tempo le Commissioni Albo Odontoiatri, rappresentanza Odontoiatrica degli OMCeO, Ente sussidiario dello Stato a tutela della salute pubblica, ed ANDI, affermano che l’attività odontoiatrica debba essere esercitata esclusivamente da studi monoprofessionali, studi associati e società tra professionisti (STP) iscritte all’Albo e in quanto tali, con una deontologia da rispettare a tutela del paziente. Le recentissime quanto incredibilmente sparute notizie sugli scandali ‘’Doctor Dent’’ e “Dental Hospital” con centinaia di pazienti lasciati senza cure e strutture odontoiatriche chiuse improvvisamente, non dimenticando il clamoroso e disastroso fallimento su scala europea di Dentix, dimostrano in modo chiaro i pericoli di un sistema dove le logiche di capitale prevalgono sulla tutela della salute, esponendo i cittadini a conseguenze inaccettabili. 

Bisogna riportare l’intero sistema sotto il controllo dei professionisti nel solo interesse dell’intoccabile diritto alla salute. Il diritto alla salute non è un bene che si compra online, – conclude il Presidente di ANDI Foggia – ma un diritto costituzionalmente garantito, che come tale deve essere tutelato”.