Niente test d’ingresso a Medicina e Odontoiatria già dall’anno prossimo, come previsto dalla riforma d’iniziativa parlamentare che è stata approvata in via definitiva dalla Camera (con 149 voti a favore e 63 contrari) e che rivoluziona il sistema di accesso programmato previsto dalla legge 264/1999, con lo spostamento del momento della selezione: non più all’inizio del percorso accademico, ma alla fine del primo semestre di studi.
Le novità riguardano gli atenei statali, nelle quali solo gli studenti che avranno superato la selezione, basata su una serie di esami nel corso del semestre, potranno proseguire con il secondo anno. Per poter accedere agli anni successivi, sarà necessario ottenere un punteggio utile in una graduatoria nazionale unica. I dettagli saranno chiariti nei decreti attuativi.
Il via libera alla Camera arriva cinque mesi dopo quella del Sento, arrivato il 27 novembre 2024, con l’approvazione della legge delega in tre articoli che rivoluziona l’accesso a Medicina, Odontoiatria e protesi dentaria e Veterinaria e affida all’esecutivo il compito di emanare, entro 12 mesi, uno o più decreti legislativi per la sua attuazione.
Nel farlo, il governo e il ministero dell’Università dovranno tenere conto dei principi e criteri direttivi fissati dal Parlamento, secondo i quali, ad esempio, l’iscrizione aperta al primo semestre va realizzata nell’ambito di un contingente “sostenibile” di posti deciso a livello centrale oppure che può essere ammesso al secondo semestre solo chi consegue tutti i crediti (CFU) comuni all’area area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria sulla base di una graduatoria nazionale. Infine, è previsto che gli ingressi all’università siano raccordati con quelli a disposizione post-lauream per le specializzazioni mediche.
L’intenzione della ministra Bernini è di accelerare il più possibile, considerando che il provvedimento attuativo deve ricevere diverse approvazioni, quella preliminare in Consiglio dei Ministri, successivamente quello delle commissioni parlamentari competenti e infine tornare a Palazzo Chigi per il varo finale.
Oggi alla Camera abbiamo approvato la legge che rivede le modalità di accesso al Corso i Laurea in Medicina – ha dichiarato l’On. Matteo Rosso (FdI) – ed è una giornata importante per il futuro del nostro sistema universitario e per gli studenti che aspirano a intraprendere la carriera medica.
La novità principale della riforma è l’iscrizione libera per il primo semestre. Questo significa che finalmente gli studenti potranno iniziare il loro percorso universitario senza ostacoli burocratici, senza dover frequentare corsi di preparazione spesso non sostenibili da molte famiglie e senza dover studiare le materie più strane e spesso lontane dalla medicina per l’esame di ammissione.
Da oggi l’ammissione avverrà al termine del primo semestre e sarà basata esclusivamente sul merito: il raggiungimento dei crediti formativi universitari stabiliti e il collocamento in posizione utile nella graduatoria nazionale che si raggiungerà con un esame che verrà fatto dopo i primi sei mesi di frequenza e che verterà solo sulle materie che sono state insegnate nel primo semestre.