Sanità: droni per trasportare farmaci e sangue, al via progetto in Toscana

Condividi su:

Sperimentazione con volo di prova dei veivoli guidati dai piloti dell’elisoccorso di Grosseto
Grosseto, 27 mar. (AdnKronos Salute) – Un drone per trasportare in sicurezza farmaci e emoderivati in zone impervie. La sperimentazione di questo innovativo servizio partirà a breve in Toscana grazie ad un progetto ancora in fase di sviluppo della Asl Toscana Sud Est. Alcuni droni ieri hanno sorvolato il litorale a Punta Ala in provincia di Grosseto. I veivoli, guidati dai piloti dell’elisoccorso di Grosseto, hanno viaggiato per qualche chilometro carichi di provette e altri medicinali e andando con la telecamera a ricercare obiettivi posti in mare o sulla terraferma. E’ stato sperimentato anche il volo in notturna.
“Si tratta – spiega Massimo Mandò, direttore Dipartimento emergenza urgenza Asl Toscana Sud Est – della prima fase di un progetto a livello nazionale che si declina su due fronti, il trasporto di materiale sanitario e la ricerca di persone scomparse. L’utilizzo dei droni rivoluzionerà la comunicazione con le località più isolate e difficilmente raggiungibili della nostra zona”.
“Grazie ai droni a beve sarà possibile il trasporto di farmaci, materiale ematico, emoderivati, piccoli strumenti, materiale didattico e documenti, fino a un peso di circa 30 chili, in zone impervie del territorio”, aggiunge Mandò. I droni sono veri e propri aeromobili che possono pesare anche 60 chili, con caratteristiche tecniche simili a un elicottero, capaci di volare radiocomandati a distanza e adoperati prevalentemente per videoriprese e foto aeree, anche in ambito militare. Tecnologicamente all’avanguardia e impiegati per la prima volta in ambito sanitario, i modelli del progetto possiedono una telecamera ad alta definizione che consente una visione nitida e dettagliata della superficie sottostante anche durante la notte, grazie al sensore termografico in grado di rilevare la temperatura umana.
Al progetto ha collaborato anche l’Università di Bologna costruendo il contenitore porta farmaci con uno speciale materiale che, dopo aver impostato la temperatura interna per mezzo di una sorta di termostato, permette di mantenerla costante fino all’arrivo del drone nel luogo richiesto, evitando in tal modo alterazioni del medicinale nonostante gli sbalzi termici. L’iniziativa – precisa l’Asl – nasce per la popolazione delle isole spesso irraggiungibili per mareggiate o cattive condizioni meteo, ma sarà destinata anche ad aree interne disagiate della provincia.
“L’altra funzione altrettanto innovativa – aggiunge Mauro Caliani, direttore Uoc Pianificazione e innovazione tecnologica e sviluppo reti abilitanti Asl Toscana Sud Est – è l’impiego di questi veivoli nella ricerca di scomparsi in mare e in terra. Questo significa che in caso di persone disperse, incapaci di muoversi a seguito magari di trauma, potremo sfruttare i droni per monitorare l’area interessata e individuare il soggetto in difficoltà che potrà poi essere raggiunto con maggiore facilità e rapidità dai mezzi di soccorso tradizionali conoscendo già il punto esatto in cui si trova”.
“Questa sperimentazione – afferma Enrico Desideri, direttore generale Asl Toscana sud est – che Enac nazionale ha deciso di fare nella nostra Asl, viste le dimensioni ideali, una volta completata, consentirà vantaggi evidenti dal punto di vista del trasporto materiale sanitario che con i mezzi comuni di terra o di mare impiega necessariamente molte ore, se non addirittura giorni, mentre così potrà concludersi in tempi più celeri. Per capire come incida sull’assistenza sanitaria basti pensare al caso in cui ci sia urgenza di un farmaco salvavita per esempio sull’isola del Giglio”.