Rassegna novità fiscali – Parte 1

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In questo mese si segnalano alcune risposte dell’Agenzia delle Entrate a istanze di interpello. La prima fa specifico riferimento ai soggetti che hanno ricevuto lo specifico contributo a fondo perduto COVID-19 dedicato a coloro hanno beneficiato dell’agevolazione “Resto al Sud”

Risposta a interpello all’Agenzia delle Entrate n. 815 del 15 dicembre 2021 – Articolo 245 del Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34. Detassazione del contributo a fondo perduto. (Vedi atto originale QUI)

La suddetta risposta a interpello dell’Amministrazione afferisce alla detassazione dei contributi a fondo perduto ricevuti dai soggetti beneficiari della misura “Resto al Sud”.

In particolare, l’istante fa riferimento all’articolo 245 del DL n. 34/2020 (cosiddetto “Decreto Rilancio”), che, nel contesto pandemico COVID-19, al fine “di salvaguardare la continuità aziendale e i livelli occupazionali” delle attività finanziate dal programma “Resto al Sud”, ha disposto un contributo a fondo perduto ai soggetti beneficiari di tale misura. Per le attività di lavoro autonomo e libero professionali esercitate in forma individuale il suddetto contributo è stato definito in un ammontare di 15mila euro (ovvero 10mila euro per ciascun socio nel caso in cui l’attività sia esercitata in forma societaria).

Si ricorda che il programma “Resto al Sud”, definito dall’articolo 1 del DL 20 giugno 2017, n. 91 prevede la possibilità di accedere a finanziamenti agevolati (50% a fondo perduto, 50% prestito a tasso zero) fino a un massimo di 60mila euro (200mila euro per i soggetti costituiti in forma societaria) per coloro che avviano una nuova iniziativa imprenditoriale (o professionale).

Relativamente al contributo a fondo perduto ricevuto in forza dell’articolo 245 del DL n. 34/2020, l’istante chiede all’Agenzia delle Entrate la possibilità di applicare il disposto dell’articolo 10-bis del DL n. 137/2020, che ha definito il principio secondo il quale tutti i contributi e le indennità erogati in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 spettanti ai soggetti esercenti impresa, arte o professione e ai lavoratori autonomi non concorrono né alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte dirette né a quella del valore della produzione IRAP dei percipienti.

L’Agenzia, pur specificando che “l’ambito soggettivo del contributo qui in esame risulti circoscritto ai soggetti che fruiscono dalla misura agevolativa cd. “Resto al Sud”, riconosce le ragioni del contribuente, sulla base del fatto che il suddetto contributo integra proprio le condizioni poste dell’articolo 10-bis del DL n. 137/2020 per la detassazione, ovvero:

  • risulta erogato in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19;
  • “è rappresentato da un contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante dei predetti soggetti e, pertanto, differente rispetto alla misura cd. Resto al Sud esistente prima della medesima emergenza.
Andrea Dili
Dottore commercialista