On. Rossana Boldi alla Camera: OSAS deve essere riconosciuta malattia cronica invalidante

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È stata la sindrome delle Apnee Notturne la protagonista della risoluzione presentata alla Camera, intesa come sindrome cronica emergente, introdotta dall’On. Rossana Boldi, Vicepresidente della Commissione Affari Sociali e moderata da Beniamino D’Errico, entrambi Odontoiatri. 

L’incontro ha inteso dettagliare la risoluzione presentata l’11 febbraio 2019 che vede On.Boldi prima firmataria con gli On.li Pinizzut, Foscolo, Lazzarini e Tiramani, il cui iter parlamentare sta proseguendo in seno alla Commissione assegnataria, la XII Affari Sociali.

“Una giornata storica! – ha dichiarato Beniamino D’Errico, esperto nella gestione dei soggetti OSAS certificato dalla Società Italiana di Pneumologia-IRS – Infatti per la prima volta, dopo le molte sollecitazioni dei medici e di tutti gli “addetti ai lavori”, impegnati per diffondere una maggiore cultura sul fenomeno Osas, si è registrata una vera inversione di tendenza, con il fattivo interesse della politica, grazie all’On.Rossana Boldi, verso questa invalidante patologia. Il riconoscimento delle Osas quale patologia cronica non fa altro che confermarne le caratteristiche affini alle altre cronicità, in quanto sindrome di lunga durata e lenta progressione. Sancire ufficialmente queste caratteristiche permetterà di realizzare una campagna strutturata e continuativa, trasferendo la consapevolezza necessaria ai cittadini e incidendo profondamente sulla prevenzione. 

Sarà dunque possibile attivare una sorta di circolo virtuoso che favorirà l’accesso alle cure, l’ottenimento di un’eventuale invalidità civile e la disponibilità di dispositivi quali il CPAP.

Tale risoluzione impegna il Governo, così come recita l’atto, “a promuovere ed avviare una campagna informativa per la prevenzione, la diagnosi e la cura della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (Osas), sia in età pediatrica che adulta, al fine di rendere i cittadini maggiormente consapevoli, sia sulle conseguenze che tale sindrome comporta, quale fattore di rischio per lo sviluppo di altre patologie, che sulla capacità di successo delle terapie esistenti;

ad adottare iniziative per inserire l’Osas nell’elenco delle patologie croniche e invalidanti e nei livelli essenziali di assistenza, con l’obiettivo di renderli uniformi in tutte le regioni italiane, rendendo superfluo l’adempimento della richiesta per invalidità civile e semplificando le procedure medico amministrative in capo al paziente;

ad adottare ogni iniziativa di competenza affinché, quanto prima, tutte le regioni diano attuazione all’intesa Stato-regioni del 12 maggio 2016 in materia di Osas e rendano fruibili per il cittadino percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (Pdta) dedicati all’Osas facilitando l’accesso alla diagnosi e cura;

ad adottare iniziative per istituire un registro di patologia per l’Osas;

ad adottare iniziative per adeguare il sistema Drg alle procedure diagnostiche e terapeutiche specifiche della patologia;

a tenere conto delle necessità connesse all’Osas nei futuri aggiornamenti del «Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera»;

a verificare le criticità che sono causa della mancata applicazione «degli indirizzi medico-legali da osservare per l’accertamento dell’idoneità alla guida dei soggetti affetti da disturbi del sonno da apnee ostruttive notturne, o sospettati di essere affetti da tale malattia» ed individuare le eventuali proposte risolutive.”

L’On.Boldi ha sottolineato le importanti dimensioni del fenomeno e i costi che direttamente e indirettamente ne derivano, sottolineando come una diagnosi tempestiva potrebbe incidere positivamente sulle conseguenze. Rossana Boldi ha inoltre rilevato come l’incontro avvenuto alla Camera rappresenti un punto di partenza che sarà suscettibile di ulteriori integrazioni volte a completare e dettagliare ulteriormente le soluzioni attese. 

Per ANDI era presente il Segretario Culturale Virginio Bobba che nel suo intervento ha ribadito l’importanza della proposta e ne ha auspicato il successo, sottolineando l’importante ruolo degli Odontoiatri, soggetto elettivo per l’intercettazione della patologia durante le sedute con i propri pazienti e il lavoro che, attraverso Fondazione ANDI Onlus, l’Associazione svolge da anni a favore della sensibilizzazione sul problema Osas. Non meno importante il coordinamento successivo con le strutture deputate ad accogliere e valutare i pazienti, in un rapporto costruttivo tra pubblico e privato.