Mutui ENPAM

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 Cara redazione,

Grazie per questa rubrica: mi ha dato l’opportunità di comprendere a che cosa serve e come funziona l’ENPAM e soprattutto mi ha fatto riflettere sulla necessità di pensare anche alla costruzione di una pensione che mi dia la possibilità di avere una vecchiaia almeno senza problemi economici.

Mi rivolgo a voi per avere più notizie sulla possibilità di avere un mutuo dall’ENPAM: ho 33 anni e in banca mi chiedono “garanzie” che non sono in grado di portare, e non vorrei chiedere ai miei genitori, pensionati, di impegnarsi ancora a sostenermi.

Un cordiale saluto

Lettera firmata
Socio ANDI under 35

Caro collega,

Grazie a te per l’apprezzamento del nostro lavoro!

L’ENPAM, ogni anno, delibera la possibilità per gli iscritti di accendere un mutuo per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa o dello studio professionale. Ogni volta ci sono dei piccoli cambiamenti derivati dallo studio delle necessità degli iscritti emersi nell’anno precedente. Poiché la Fondazione non è una banca e non è autorizzata a promuovere il credito, ha scelto di sostenere gli iscritti sotto forma di investimento; deve quindi avere un obiettivo di rendimento fissato dai ministeri. È, quindi, possibile trovare sul mercato bancario un tasso di interesse più basso, ma la parte normativa del mutuo acceso con ENPAM è particolarmente favorevole: un esempio per tutti non chiede “garanzie” all’iscritto!

Nel dettaglio Ti elenco le caratteristiche dell’ultimo bando che ha stanziato 50 milioni di euro. Il prossimo è previsto per marzo/aprile.

Il mutuo agevolato ENPAM per la prima casa è riservato agli iscritti e ai medici in formazione (specializzandi e corsisti di Medicina generale) con meno di 40 anni. Il mutuo per l’acquisto dello studio può essere chiesto anche dagli iscritti riuniti in associazione o in società di professionisti purché tutti i componenti abbiano i requisiti previsto dal bando. Anche per questo la priorità è per i colleghi con meno di 40 anni.

È possibile chiedere fino a 300mila euro.

Può servire a finanziare l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’immobile fino all’80 per cento del valore. Per la ristrutturazione il limite massimo è di 150mila euro.

L’immobile deve trovarsi nel Comune dove si risiede o si svolge l’attività lavorativa principale, e non deve appartenere alle categorie residenziali di lusso.

Possono fare richiesta di mutuo gli iscritti che:

  • non hanno già finanziamenti o mutui pagati dalla Fondazione o una rateizzazione da regime sanzionatorio in corso;
  • sono in regola con i versamenti;
  • hanno almeno un anno d’iscrizione e di contribuzione effettiva.
  • non hanno ottenuto l’assegnazione o la locazione con patto di futura vendita e riscatto di un altro alloggio. Questo requisito si estende anche al coniuge e /o a uno dei familiari a carico per cui si percepiscono gli assegni familiari;
  • non sono proprietari di un altro immobile nel Comune dove risiedono o dove svolgono l’attività lavorativa principale. Questo requisito si estende anche al coniuge e/o a uno dei familiari a carico per cui si percepiscono gli assegni familiari.

L’età di chi fa la domanda sommata al numero di anni di ammortamento, però, non deve superare 80 anni.

Il tasso dell’ultimo bando è fisso all’1,70%.

Il mutuo può durare fino a un massimo di 30 anni

Il pagamento delle rate ha inizio dal mese successivo a quello in cui viene erogato il mutuo. Si paga con cadenza mensile mediante addebito diretto sul conto corrente bancario con la Fondazione ENPAM. La rata viene riscossa l’ultimo giorno del mese di scadenza. Non sono previste altre modalità di pagamento.

L’addebito diretto delle rate va attivato compilando il modulo dall’area riservata del sito. Con la domiciliazione del mutuo si attiva in automatico anche quella per i contributi previdenziali di Quota A e di Quota B.

È anche prevista la possibilità di rimborsare il credito in anticipo, sia parzialmente, diminuendo quindi la durata del mutuo o l’importo delle rate residue, sia totalmente.