“Importante valutare l’influenza del sesso nella risposta ai farmaci”

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La sensibilità al dolore, le conseguenze dell’azione farmacologica e le relative implicazioni fisiche e psichiche, in relazione al genere, sono tra gli argomenti dell’intervento della Dott.ssa Antonella Agnello, Specialista in Ginecologia e Ostetricia e Consigliere dell’Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri, dal titolo La Sindrome del Dolore Pelvico: quadri clinici e aspetti farmacologici.

La relazione è in programma alle 15,15 del 20 febbraio, nel corso del convegno online “Sindromi dolorose croniche in medicina e odontoiatria – Una differenza anche di genere”.

Dottoressa Agnello, qual è l’importanza di questo convegno sulla differenza di genere nelle sindromi dolorose croniche in Medicina ed Odontoiatria?

Il dolore cronico colpisce molte persone ma in particolare le donne perché hanno una maggiore sensibilità al dolore anche per ragioni di natura ormonale. Questo rappresenta un problema importante per le conseguenze sul piano fisico e psichico.

Qual è il valore aggiunto che le donne medico possono apportare alla professione, anche da un punto di vista antropologico oltre che scientifico, anche in relazione alla medicina di genere?

La Medicina di genere non è la medicina delle “donne” ma sono state proprio le donne, forse perché più empatiche, a far porre l’attenzione ad un approccio personalizzato sia per la diagnosi che per la terapia. In particolare è importante valutare l’influenza del sesso nella risposta ai farmaci per una terapia genere specifica, ma le donne ad oggi per varie ragioni sono escluse dalla sperimentazione.

Rispetto alla sua esperienza professionale, quali sono gli aspetti più importanti nella correlazione tra medicina di genere e professione medica?

Un aspetto a mio parere molto importante è l’attenzione che ha portato l’approccio di genere in termini di sanità. In particolare sull’appropriatezza e quindi sulla qualità con approcci diversi diagnostico terapeutico per donne e uomini. Questo però passa attraverso un lento lavoro culturale della professione che va dalla formazione fino alla formulazione dei budget sanitari.