“Decreto rilancio” del 13 maggio 2020

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  • Credito imposta canone di locazione immobili ad uso non abitativo: per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro  nel periodo d’imposta precedente , è previsto un credito d’imposta del 60% del canone di locazione degli immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività.

    Il credito d’imposta è commisurato all’importo versato nel periodo d’imposta 2020 con riferimento a ciascun mese di marzo, aprile e maggio. Per fruire del credito occorre aver pagato il canone.

    Per poter godere del bonus, gli interessati debbono aver subito una diminuzione del fatturato nel mese di riferimento, almeno del 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente;
  • Contributo a fondo perduto: I titolari di partita Iva (impresa/lavoro autonolo/reddito agrario) con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta 2019  con un ammontare del fatturato del mese di aprile 2020 inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato del mese di aprile 2019, possono usufruire di un contributi a fondo perduto. L’ammontare del contributo viene determinato applicando una percentuale, compresa tra il 10% ed il 20% a seconda dell’importo del fatturato,  alla differenza tra l’ammontare del fatturato del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato del mese di aprile 2019;
  • Proroga termini di versamento pagamenti: vengono prorogati al 16 settembre 2020i versamenti sospesi ai sensi delle disposizioni del Decreto Liquidità e del Decreto Cura Italia, con possibilità di rateizzazioni partendo da tale data;
  • Irap: viene soppresso il saldo Irap 2019 e dell’acconto relativo 2020 per le imprese ed i lavoratori autonomi con ricavi/compensi tra 0 e 250 milioni di euro (Nulla cambia per i termini previsti per il versamento del saldo e della prima rata di acconto dell’Ires e dell’Irpef);
  • Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro: è riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020 per un importo massimo di 80.000 euro, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico in riferimento agli investimenti finalizzati a rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del Coronavirus;
  • Proroga notifica avvisi di accertamento: gli atti di accertamento, di contestazione, di irrogazione di sanzioni, di recupero crediti d’imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione che scadevano tra il 9 marzo ed il 3 dicembre 2020, sono emessi entro il 31 dicembre 2020 e notificati tra il 1 gennaio ed il 31 dicembre 2021;
  • Proroga versamenti avvisi bonari ed accertamenti per adesione: i pagamenti possono essere effettuati entro il 30 settembre 2020.