Confisca dei beni per i dentisti abusivi: approvato alla Camera l’emendamento di ANDI

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La commissione Affari sociali della Camera ha approvato l’emendamento che prevede la confisca dei beni utilizzati dai dentisti abusivi, come richiesto da ANDI, la maggiore e più autorevole associazione di odontoiatri, inserendo un nuovo articolo nel disegno di legge “Delega al governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria”. “Siamo molto soddisfatti – commenta il presidente nazionale Gianfranco Prada – perché siamo finalmente riusciti ad ottenere una risposta concreta dal mondo politico verso il contrasto del reato di abusivismo professionale in campo sanitario”.

Da sempre ANDI sostiene la battaglia per la tutela della salute dei pazienti e di tutti i dentisti che lavorano nel rispetto delle regole, battaglia che recentemente si è concretizzata “grazie agli auspici del ministro della Giustizia Angelino Alfano, al sostegno verso le nostre istanze del ministro della Salute Ferruccio Fazio(costantemente sensibilizzato dal referente per l’odontoiatria Enrico Gherlone) e dei componenti la commissione Affari sociali della Camera che hanno presentato e sostenuto il nostro emendamento (in particolare il presidente Palumbo, la relatrice De Nichilo Rizzoli, il vicepresidente Ciccioli e l’on. Barani)”.

L’articolo aggiuntivo al ddl approvato in commissione, frutto della sintesi degli emendamenti proposti, che modificherà il codice penale, è: Art. 6 bis 1. Dopo l’articolo 348 del codice penale, è aggiunto il seguente: Art. 348-bis. Nel caso di esercizio abusivo di una professione sanitaria, nei confronti del condannato è obbligatoria la confisca delle cose e degli strumenti che servirono o furono destinati a commettere il reato.

Questo nuovo articolo va ad aggiungersi a quelli di interesse odontoiatrico, già contenuti nella formulazione originale del ddl, che prevedono l’autonomia ordinistica degli odontoiatri e la possibilità per i laureati in Odontoiatria e Protesi dentaria di partecipare ai concorsi per dirigente odontoiatra del Servizio Sanitario Nazionale senza un ulteriore diploma di specialità.