Si terrà presso il Savoia Regency Hotel di Bologna il convegno “Generazioni a confronto per un cammino comune: dal patto generazionale al subentro”, che vedrà la presenza del Presidente ANDI nazionale, Carlo Ghirlanda e del Presidente CAO nazionale, Raffaele Iandolo.
La conferenza ha uno scopo ben preciso, – afferma il Presidente di ANDI Emilia-Romagna, Paolo Paganelli – ossia la riflessione su una tematica di fondamentale importanza, quella del ricambio generazionale, per la quale è stato fatto poco finora. Durante i due anni di lavoro della nostra Commissione sono stati analizzati tutti gli aspetti da un punto di vista giuridico e contrattuale. In aiuto a chi ha voluto usufruirne, sono stati analizzati e redatti i contratti dei collaboratori e di subentro con l’aiuto dei consulenti esterni. L’incontro vuole essere un inizio perché è chiaro che il dibattito andrà approfondito ed ANDI nazionale avrà un ruolo cruciale in quanto ha la maggior autorevolezza e può mettere insieme le liste di junior e senior in modo che questo subentro avvenga nella maniera più congrua per tutti. Il rischio da scongiurare è che i giovani possano andare a lavorare nelle catene odontoiatriche, se questo passaggio non avverrà in modo corretto: il nodo cruciale è difendere la libera professione odontoiatrica, il modello assistenziale fondato sullo studio singolo o associato, che ancora è prevalente, ma notiamo purtroppo che ci sono delle difficoltà che si stanno verificando da parte delle nuove generazioni e che stanno mettendo in crisi la procedura di subentro.
I giovani sono sempre più spaventati dalla marea di procedure burocratiche a cui dobbiamo sottoporci quotidianamente per mandare avanti lo studio. Quello che noi possiamo fare è far si che questo subentro sia accompagnato, magari, da una fase di tirocinio e di affiancamento con i colleghi senior, che prima di abbandonare la professione possono dare tutte le direttive ed i consigli al giovane per diventare imprenditore di sé stesso. Mentre noi abbiamo assorbito tutte le pratiche burocratiche nel corso degli anni, un giovane che oggi si avvia alla professione le trova tutte insieme contemporaneamente e si trova un carico enorme da affrontare. Di conseguenza, alcuni decidono di andare a lavorare come collaboratori, ma anche lì possono nascere ulteriori problematiche, come contratti capestro o responsabilità nascoste che il giovane non riesce ad identificare.
In veste di Presidente regionale ANDI Emilia Romagna, vorrei evidenziare che il nostro lavoro è frutto della Commissione sul patto generazionale che il Dipartimento regionale ha avviato, insieme alle altre 3: quella sui convenzionamenti diretti, sulle società di capitale e quella sulla comunicazione. La commissione sul patto generazionale è presieduta dal Tesoriere regionale, Gerardo Ghetti ed è composta da me in veste di Presidente regionale ANDI, dal Segretario sindacale regionale Lauro Ferrari e da altri 7 componenti, oltre ai consulenti esterni, due commercialisti ed un avvocato giuslavorista.
Le quattro commissioni hanno lavorato intensamente in questi anni ed hanno portato ai risultati che ci eravamo prefissi, con la partecipazione di un numero molto ampio di consiglieri e di membri che hanno tutti lavorato in modo intenso. Il dipartimento regionale ANDI Emilia Romagna – conclude Paganelli – durante questo importante lavoro ha operato sempre in sintonia con ANDI nazionale, mettendo a disposizione i risultati conseguiti.