Anatomia e chirurgia del cavo orale

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Mandibola e Pavimento Orale – Mascellare Superiore e Regione Zigomatica. A cura di Roberto Pistilli e Pietro Felice

I testi acquistati dagli odontoiatri non sempre svolgono il ruolo che l’autore si augura di acquisire, attraverso la sua “letteraria fatica”. Ma se si prendono in esame i due volumi scritti da Roberto Pistilli sull’Anatomia e Chirurgia del cavo orale, diremmo che in questo caso non c’è assolutamente pericolo.

Entrando nei dettagli, se ovvia potrebbe apparire la suddivisione in due parti, in realtà la bipartizione finisce per migliorare l’impiego dei due volumi, conferendo, assieme alla moltitudine degli argomenti trattati, una miriade di dettagli pratici, per non parlare dell’impercettibile volontà di passare informazioni utili alla pratica chirurgica. Lo definiremmo quasi un desiderio maniacale di trasmettere un distillato di possibilità operative volte a conseguire risultati.

Leggendoli, si palesa anche l’intenzione di fornire ogni possibile dettaglio per il raggiungimento di un nobile fine: evitare l’errore, notoriamente sempre in agguato.  Coniugata ad una pratica consumata, la lettura facilita la leggerezza del gesto, mentre la mano trova guida ferma ed affidabile nella mente.

I due volumi costituiscono un’essenza espressa da indicazioni non sempre indispensabili in apparenza, ma che in qualche occasione possono sorprendentemente diventare tali, dando una piega positiva ad un iter di eventi avversi.

Un “plus” dell’opera di Pistilli sono i video che ammettendo l’Autore nello studio di chi legge, lo mettono in condizione di cogliere risvolti magari non riscontrabili nel testo scritto. Di certo, attraverso quei video, sorge nell’operatore spontaneo il dubbio se sappia esattamente cosa debba fare.

Prima di mutare ruolo, l’Autore ha seguito circa dieci corsi di dissezione anatomica, focalizzando le varianti anatomiche, non sempre così rare data l’unicità di ogni individuo ed amplificando così le sue conoscenze.

Per ampliare la mia ottica, ho voluto, prima di scrivere queste righe raccogliere il parere di alcuni colleghi che, come me, si destreggiano nella chirurgia ambulatoriale, “domestica”, quindi, non ospedaliera, per conoscere le loro opinioni dopo aver letto i due volumi. I giudizi sono stati pressoché unanimi con lievi sfumature individuali: una puntuale descrizione degli interventi, sottolineando i particolari in grado di condurre ad un risultato ottimale.

Per gli esperti, un controllo della check list prima del decollo, per i secondi piloti della chirurgia, un elenco da far proprio, ma una guida da consultare anche per i colleghi che non la praticano e usufruiscono del consulente per orientarlo velocemente verso la diagnosi. Infine, un glossario altamente specifico col quale comunicare in modo chiaro anche con il paziente.

Nel secondo volume c’è una maggior propensione verso la chirurgia più ospedaliera o, comunque, per chirurghi dall’excursus complesso, senza tuttavia debordare nella trattazione maxillo-facciale, che rappresenta una specialità a sé.

      Particolarmente gradito l’aspetto iconografico ai colleghi che documentano il loro operare, sapendo che nel momento di esibire le immagini, quasi mai, ad una analisi attenta, esprimono i nostri intenti. Di qui la “questua” presso i colleghi per reperire quanto necessario.

In definitiva, i due  volumi costituiscono  un obiettivo al quale il chirurgo orale dovrebbe tendere, un  tentativo per contrastare l’italico eclettismo a vantaggio della ripetitività, in favore di risultati certi nel tempo. Non semplici testi, tuttavia, ma un “collega” affidabile da consultare prima dell’intervento sul signor Rossi, in trepida attesa nella sala d’aspetto.

Recensione a cura di Luigi Grivet Brancot


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