OSAS: la gestione multidisciplinare e multiprofessionale in età adulta

La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) è una malattia cronica che colpisce oltre il 20% della popolazione adulta con rilevanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche. Recenti stime epidemiologiche
indicano che sono circa 12 milioni gli italiani adulti malati di OSAS.

Pur essendo spesso associata all’obesità l’OSAS è significativamente presente anche in soggetti normopeso. E’ fattore di rischio ed è associata alle più frequenti cause di morte (ipertensione arteriosa sistemica, malattia coronarica,
scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, stroke, diabete mellito, insufficienza renale, asma bronchiale, broncopneumopatia cronica ostruttiva, cancro). E’ inoltre documentato che l’OSAS espone al rischio di complicanze
perioperatorie, raddoppia il rischio di incidenti sul lavoro e gli autisti che ne sono affetti causano circa il 7% degli incidenti stradali. Il sempre più ampio ventaglio di opzioni terapeutiche oggi disponibili (adozione di corretti
stili di vita, terapia posizionale, applicazione di una pressione positiva nelle vie aeree o di dispositivi odontoiatrici di avanzamento mandibolare, la chirurgia otorinolaringoiatrica o maxillo-facciale) e la possibilità di personalizzare
la terapia rendono possibile la prevenzione ed il controllo delle complicanze perioperatorie e delle alterazioni metaboliche e neuro-cognitive causa delle complicanze cardio e cerebrovascolari, come anche la riduzione
degli incidenti stradali e la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

E’ documentato che la telemedicina offre dei vantaggi nella gestione del malato di OSAS, in particolare in epoca SARS-CoV-2. Il Ministero della Salute ha pubblicato documenti di indirizzo per la prevenzione e la diagnosi precoce dell’OSAS. Il Ministero dei Trasporti ha prodotto specifiche normative in materia di idoneità psico-fisica alla guida.

Ciò nonostante, sia nella popolazione che tra gli operatori sanitari, è ancora del tutto inadeguata la consapevolezza che l’OSAS può essere diagnosticata precocemente e curata con beneficio sia per la persona che per la comunità.

L’approccio alla persona con OSAS si avvale del contribuito di molti specialisti in ambito medico, dell’odontoiatra come anche del contributo di altre figure professionali, tutti chiamati a contribuire alla realizzazione di un modello di gestione integrata e condivisa dell’OSAS il cui fine è rendere la persona che ne è affetta “libera” di mantenere e sviluppare le proprie relazioni familiari, sociali e lavorative.

Obiettivo del corso è facilitare il dialogo tra i diversi operatori sanitari e fornire loro gli strumenti culturali da utilizzare per la creazione di una rete di conoscenze ed esperienze da condividere a vantaggio della persona malata
di OSAS.

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