La governance ENPAM

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Gli organi statutari dell’ENPAM sono:

  • L’ASSEMBLEA NAZIONALE
  • IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
  • IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
  • LE CONSULTE
  • IL DIRETTORE GENERALE

Tutti gli iscritti agli ordini dei Medici e degli Odontoiatri sono automaticamente iscritti all’ENPAM dal primo giorno di iscrizione all’ordine. Su base volontaria possono iscriversi anche gli studenti in Medicina e in Odontoiatria del V e VI anno.

In ENPAM ci sono due fondi: il fondo della libera professione e il fondo della convenzione. il primo ha due gestioni: la Quota A a cui sono iscritti tutti e alla quale si versa una quota fissa che aumenta con l’età e la Quota B a cui si versa una quota (il 19,5%) del proprio reddito libero professionale. Alla gestione della Quota B sono iscritti circa 170.000 colleghi, di cui circa 45.000 Odontoiatri: come vedremo dopo, i dentisti, grazie ad ANDI e alla credibilità e abilità dei suoi dirigenti hanno ricoperto tutti i ruoli riservati alla libera professione. Il secondo fondo ha tre gestioni: la gestione dei Medici di Medicina generale, dei pediatri di libera scelta e della continuità assistenziale, la gestione dei Medici ambulatoriali e quello dei convenzionati esterni.

Pur essendo il patrimonio unico e indivisibile, ogni gestione ha un suo bilancio previdenziale e un suo bilancio attuariale per poterne seguire meglio, e nel caso intervenire, l’andamento. Su questi dati si “pesano” le singole gestioni con 3 parametri: patrimonio attribuito, contributi versati e pensioni pagate per poter stabilire la rappresentanza nella Assemblea nazionale dei singoli fondi.

L’Assemblea Nazionale è composta da tutti i presidenti degli Ordini provinciali (106), da 11 presidenti CAO provinciali (il 10% dei presidenti degli ordini, eletti dai 106 presidenti CAO, in una assemblea appositamente convocata) e da 59 membri (il 50% della somma dei presidenti degli Ordini più i presidenti CAO) eletti direttamente dagli iscritti. La composizione dei 59 dipende dai parametri delle gestioni individuati prima. Per il quinquennio 2020/25 alla Quota B sono spettati 15 rappresentanti e sono stati eletti tutti i colleghi presentati dall’ANDI che ha battuto con oltre 9.000 voti le altre due liste.

La ratio di questa composizione è dovuta in parte alla norma che, secondo una sentenza della Corte Costituzionale, deve vedere in maggioranza i presidenti degli Ordini in quanto rappresentanti di tutti gli iscritti e in parte alla volontà dell’allora Consiglio Nazionale, ora Assemblea Nazionale, su proposta del CdA di avere dei rappresentanti eletti direttamente dagli iscritti.

I compiti principali dell’Assemblea sono:

  • eleggere, ogni 5 anni, il Presidente, due Vicepresidenti (uno tra gli iscritti alla Quota B), 10 consiglieri di amministrazione (di cui un Odontoiatra indicato dagli iscritti all’Albo degli Odontoiatri presenti nella Assemblea Nazionale) e tre revisori dei conti
  • approvare i bilanci preventivi e consuntivi
  • stabilire i compensi degli amministratori, i gettoni di presenza e i rimborsi spese

Il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (CdA) è composto dal Presidente, i due Vicepresidenti, i 10 membri eletti dall’assemblea e da un rappresentante di ogni consulta il cui fondo abbia un bilancio previdenziale positivo. Al CdA, tra le altre cose, spetta deliberare:

  • i regolamenti previdenziali e le relative modificazioni
  • le direttive in materia di organizzazione e gestione della contabilità per il funzionamento della Fondazione
  • predisporre i bilanci preventivi e consuntivi da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea
  • i singoli investimenti
  • amministrare e gestire il patrimonio unitario, garantendo l’equilibrio finanziario e l’integrità della riserva legale
  • deliberare la concessione di prestazioni assistenziali
  • nominare il direttore generale
  •  …ecc.

LE CONSULTE
Ogni fondo speciale viene rappresentato dalle consulte che sono composte da un rappresentante per ogni regione e provincia autonoma, eletti dagli iscritti a quel fondo di ogni singola regione e provincia autonoma. Durano in carica 5 anni e vengono eletti nello stesso giorno dell’elezione dei 59 membri dell’Assemblea Nazionale. Spetta alle consulte:

  • nominare un proprio rappresentante nel Consiglio di Amministrazione
  • eleggere i propri Presidente e due Vicepresidenti
  • esaminare i bilanci e trasmettere eventuali osservazioni al CdA
  • esprimere pareri e formulare proposte sul regolamento della gestione rappresentata

Nella consulta della Quota B sono eletti su base nazionale un Odontoiatra e un Medico per garantire la rappresentanza delle due professioni. Nell’attuale consulta ci sono due Medici, gli altri sono tutti Odontoiatri soci ANDI che hanno vinto le singole elezioni regionali e delle province autonome.

Il COLLEGIO DEI REVISORI
È composto dai 3 membri eletti dall’Assemblea, da un rappresentante nominato dal Ministero dell’Economia e Finanze e da un membro, con funzione di presidente, nominato dal Ministero del Lavoro. Il Collegio esercita le funzioni previste dall’art.2403 e seguenti del Codice Civile e tutte le altre previste dalla normativa pro-tempore vigente. Verificano la corretta gestione della Fondazione, la correttezza formale e sostanziale delle delibere e del loro iter, ecc,ecc. I verbali delle loro riunioni sono mandati ai ministeri vigilanti.

IL DIRETTORE GENERALE
Nominato dal CDA, dura in carica 5 anni ed è rinnovabile. Sovraintende, tra le altre cose, alla organizzazione, all’attività e al personale della Fondazione nel rispetto delle direttive e dei criteri deliberati dal CdA; dispone l’esecuzione delle delibere dell’Assemblea e del CdA.

Come si può intendere da questa breve e non esaustiva analisi della governance, lo Statuto prevede il massimo di rappresentanza e rappresentatività non solo delle singole gestioni, ma anche delle due professioni, medica e Odontoiatrica, che compongono la Fondazione Enpam.

Dal 1990, primo anno in cui anche la libera professione ha potuto costruirsi una pensione utilizzando il vantaggio fiscale prima non consentito (tutti i versamenti fatti in Enpam sono totalmente deducibili dal reddito; quindi dei soldi versati dal 40 al 55%, a seconda del reddito, ce li ridà lo Stato) ad oggi, grazie anche alla presenza di rappresentanti della professione odontoiatrica indicati dall’ANDI nel CdA e alla sensibilità del presidente Oliveti, abbiamo conquistato la Consulta della libera professione, una Vicepresidenza per la libera professione (vicepresidente eletto tra gli iscritti alla Quota B che fin dalla sua previsione statutaria è sempre stata coperta da un Odontoiatra ANDI), la presenza nel CdA un collega indicato dalla consulta (sempre stato un iscritto ANDI) e, con lo statuto approvato nel 2015, un Odontoiatra indicato dai presidenti CAO nel CdA, un numero rappresentativo di presidenti CAO (11) in assemblea e, sempre in assemblea, una quota dei 59 eletti (in questa legislatura 15) eletti tra i contribuenti alla Quota B (come detto prima, la lista ANDI li ha portati tutti e 15!).

L’elemento più importante di questo Statuto è la possibilità per ogni iscritto di partecipare alla vita della Fondazione rivolgendosi o al membro della propria regione che ha contribuito a eleggere nella consulta, o ai membri Odontoiatri presenti in assemblea o agli Odontoiatri membri del CdA. Una possibilità che in questo periodo di pandemia molti colleghi hanno utilizzato per portare in evidenza problemi e difficoltà che i nostri rappresentanti hanno portato con successo, o stanno portando al CDA che ha adottato delibere conseguenti. Tutte le delibere che riformano o introducono nuovi elementi nei regolamenti previdenziali e assistenziali adottate dal CdA, debbono passare all’approvazione dei ministeri vigilanti (Lavoro e MEF). E questo rende non immediatamente operative queste delibere. Ci sentiamo, però, di affermare che tutte le delibere adottate a causa della pandemia, tranne una, sono state adottate in tempi relativamente rapidi dai Ministeri.