Bilancio positivo per le “Serate culturali” di ANDI Pordenone

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Con l’ultimo incontro del 21 novembre si sono concluse le “Serate culturali” organizzate da ANDI Pordenone, giunte alla quarta edizione e accreditate come unico evento formativo di 50 crediti ECM. Il Segretario culturale, Daniele Scarpa, traccia un bilancio positivo, anticipando il programma culturale del 2024.

“Sono molto soddisfatto della quarta edizione delle “Serate culturali ANDI Pordenone” – dichiara Scarpa –, in quanto organizzare un evento come questo, che si è sviluppato in 16 incontri tra serate, mattinate e giornate, non è facile, ma vedere i nostri soci partecipare con interesse e cercare costantemente un confronto con i relatori è stato molto stimolante.

Penso che questo “format culturale”, che ci consente di inserire argomenti tra loro anche molto differenti, sia in grado di suscitare molto interesse. Tra i diversi eventi, evidenzio alcune relazioni quali l’incontro con Giuseppina Campisi, che ha parlato di “Osteonecrosi dei Mascellari”, fornendo informazioni attuali sulla gestione negli studi i pazienti che assumono con modalità differenti i bifosfonati, oppure l’incontro con Paolo Mareschi, past president dell’Accademia Italiana di Endodonzia, che ha spiegato come utilizzare le procedure diagnostiche nelle diverse situazioni cliniche, per impostare una corretta terapia endodontica.

Non potendo citare tutti gli incontri, ricordo che i relatori invitati sono stati molto apprezzati e non posso dimenticare di menzionare gli incontri con Sergio Bortolini, Riccardo Rosati e con Piero Simeone e con Fabio Federici Canova, il quale ci ha dato informazioni scientificamente corrette ma con un taglio anche pratico su un argomento, quello della Pedodonzia, non semplice.

Siamo pronti a ripartire con il programma culturale del 2024, – conclude il Segretario culturale di ANDI Pordenone – suddiviso in 12 incontri, quali 7 serate, 2 mattinate e 2 giornate, caratterizzati da una multidisciplinarietà degli argomenti trattati, unitamente al prestigio ed alla qualità dei relatori coinvolti”.