31 maggio “World No Tobacco Day” – Un problema da risolvere alla radice

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Grow Food, not Tobacco”: con queste parole l’OMS inaugura quest’anno il World No Tobacco Day. Con il passare delle edizioni, la Giornata internazionale contro il consumo di tabacco ha ampliato ed adeguato il suo messaggio, spostandosi dall’analisi del consumatore finale allo scotto che la filiera del tabacco impone al mondo, allineandosi a quel concetto di One Health – salute per l’individuo, la società, l’ecosistema – sviluppato in relazione alle campagne contro l’antibiotico resistenza e diventuto oggi, a seguito dell’emergenza pandemica globale, elemento programmatico delle politiche sanitarie globali. A seguito della campagna 2022, che poneva l’accento sui rischi ambientali (Tobacco: poisoning our planet), quest’anno la campagna viene dedicata alle conseguenze economiche e sociali che la coltivazione di tabacco impone; impoverimento dei suoli, destinazione dei lotti più fertili alle produzioni industriali, deforestazione e desertificazione delle aree marginali, commercializzazione e trattativa eterodiretta o comunque sottratta alla portata dei produttori locali. Una immagine a tinte fosche, che ha poco a che fare con i modesti e floridi appezzamenti familiari al pubblico occidentale, dai quali deriva una quota minima del prodotto consumato, ma che si rivolge piuttosto a quelle aree di terzo e quarto mondo (Cina, Brasile, India; sempre più spesso Africa tropicale) le quali, ad oggi, producono oltre il 70% del tabacco in circolazione.

L’impegno internazionale contro il consumo di tabacco è di lunga durata. Da vent’anni, la WHO Framework Convention on Tobacco Control, sottoscritta dalle Nazioni Unite, è uno dei documenti cardine per tutte le strategie di prevenzione e sensibilizzazione su questo tema. Numerosi poi i pareri di FDI, Federazione Internazionale dei Dentisti, ed NCD Alliance, che tracciano nella letteratura l’influenza del fumo sulla salute orale e generale del paziente: complicazioni puntuali, riguardanti cuore, bocca, mucose e polmoni; complicazioni sistemiche, relative all’apparato cardio circolatorio e al sistema immunitario in generale; casi di comorbilità, che sembrano legare il fumo a certi disturbi neurologici e mentali. L’azione cancerogena del tabacco è altrettanto nota: ogni sigaretta contiene oltre 70 diversi elementi nocivi, molti dei quali cancerogeni in combustione. Per l’odontoiatra poi l’azione del fumo su mucose, gengive e denti è ben nota. Sempre di FDI una guida, detta delle 3 o delle 5 A sulla base dell’intensità del messaggio che si voglia passare, dedicata al professionista che voglia indicare o affiancare i propri pazienti lungo un percorso che porti alla cessazione del consumo di tabacco.

A livello nazionale ed internazionale, ANDI è estremamente attiva sul campo della prevenzione, consapevole che una prassi di salute parta non all’interno dello studio, ma con l’attenzione agli stili di vita che ciascuno segue – ha commentato il Responsabile del team ANDI Esteri, Ferruccio Berto -. Il consumo di tabacco è uno degli aspetti più deleteri per il benessere dei nostri pazienti. L’OMS dichiara una timida diminuzione nel consumo globale dei vettori tradizionali, sigarette in primis; questi dati tuttavia nascondono una realtà molto meno rassicurante. In Occidente, oltre ad una inaspettata vitalità per metodi tanto antiquati quanto nocivi – il tabacco da sniffo e le tobacco bags, diretta derivazione del tabacco da masticare che stanno spopolando nei paesi nordici tra i giovanissimi – si mescolano ad una pratica ancora poco studiata clinicamente e socialmente, come l’e-smoking. Nel resto del mondo, di contro, sembra che il consumo e l’abuso si stia concentrando tra le fasce più basse della popolazione, andando ad accentuare le problematiche sofferte dai pazienti più vulnerabili. In ambedue i contesti, casi di tabacco coltivato in terreni altamente inquinati, prodotti artificialmente resi invoglianti o arricchiti con additivi non specificati non sono una rarità. Per questi e mille altri motivi, il 31 Maggio il mondo dice no al tabacco: ANDI, anche quest’anno, è con i suoi 28.000 iscritti capofila di questa richiesta di salute, fondamentale per il paziente quanto per l’ambiente.

Clicca qui per le Campagna OMS 2022 e Campagna OMS 2023 contro il consumo di tabacco
Scarica qui la WHO Framework Convention on Tobacco Control
 Accedi ai materiali sviluppati della Campagna Tobacco Cessation di FDI