Il valore aggiunto della rete odontoiatrica degli studi dei soci ANDI

L’obiettivo che ci si è posti nella stesura dell’elaborato dal titolo “Il valore aggiunto della rete odontoiatrica degli studi dei soci ANDI” è quello di analizzare quali potessero essere i veri vantaggi per ANDI ed i suoi soci iscritti alla Fondazione Rete ANDI, nell’odontoiatria del terzo millennio. La Sanità in generale, e quindi anche l’Odontoiatria, nel contesto della crescita degli squilibri economici e politici degli ultimi anni si è avviata a profonde trasformazioni. Il Servizio Sanitario Nazionale non sembra in grado di sostenere prestazioni gratuite o a prezzi “politici”, i contratti di lavoro sempre più spesso prevedono, piuttosto che aumenti salariali, l’adesione e risorse destinate a fondi integrativi tanto che questi da integrativi si palesano in taluni casi come sostitutivi del SSN; data questa incertezza la Assicurazioni presentano polizze che prevedono la tutela sanitaria ai cittadini. In questo quadro il ruolo del cosiddetto “out of pocket” cioè del paziente che regola l’onorario direttamente di tasca sua si prospetta come sempre più vicariato da forme assicurative ed integrative. Un passaggio importante è stato quello di creare la “Rete ANDI”, strumento con il quale potersi presentare uniti, quindi più forti in un mercato che altrimenti avrebbe emarginato la parte fondamentale del processo di erogazione delle cure: i sanitari. Il modello di assistenza odontoiatrica fondato sullo studio libero professionale e sul rapporto diretto col paziente, pur mantenendo la sua centralità ed importanza, sta vivendo momenti difficili a causa del cambiamento repentino della situazione in cui si trova ad operare: società di capitali, catene in franchising o di proprietà, cooperative variamente costituite, stanno occupando sempre più spazio del mercato odontoiatrico. Queste realtà hanno dinamiche diverse da quelle degli studi libero professionali, attuano politiche di marketing aggressive. Con il risultato di mettere a rischio il ruolo tradizionale dell’Odontoiatra che, come il medico di fiducia, seguiva spesso l’intera famiglia per tutta la vita. La realtà dei Terzi Paganti è in pieno sviluppo anche sulla base della contrattazione collettiva di primo e secondo livello con il coinvolgimento non più solo dei lavoratori ma anche dei familiari.
Nel 2015 più di 11 milioni di lavoratori italiani erano coperti da forme di welfare complementare legato a benefit contrattuali o sottoscrizione di polizze assicurative.
La spesa intermediata stimata per il 2022 dovrebbe arrivare a coprire più di 20 milioni di lavoratori.

L’obiettivo dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) è quello di operare nei confronti dell’intera popolazione attraverso lo sviluppo di piani di assistenza odontoiatrica da proporre sia ai singoli individui che alle comunità diversamente organizzate.
I piani di assistenza odontoiatrica del Fondo Integrativo che l’Associazione ha creato e che è stato esaminato in dettaglio nei capitoli della tesi, devono indirizzarsi verso il concetto clinicamente più valido della vera e propria “presa in carico del paziente”, dove vengono considerati tutti i fattori che concorrono ad ottenere il miglior risultato per quel paziente.
Il superamento del prezzo della prestazione come unico indice discriminante permette anche il recupero e la valorizzazione della “relazione professionale”, altrimenti destinata alla progressiva scomparsa, una salvaguardia della professione potrebbe venire da nuove forme di aggregazione, mutualità e contrattazione collettiva: la Rete degli Studi dei Soci Andi potrebbe essere un importante strumento a disposizione di chi volesse utilizzarlo, accreditandosi alla rete ed aderendo al progetto.
I fondi sanitari stanno andando dal modello assicurato all’internalizzazione spostandosi verso l’autoassicurazione e affideranno, con ogni probabilità, la gestione e le cure a reti strutturate esternalizzando completamente il servizio. Avere quindi una struttura che garantisca, dalla sua forma statutaria alla composizione degli associati, una serie di valori aggiunti all’offerta sanitaria, appare fondamentale per il proseguo di questo percorso. La presenza di competitors con differente vision, etica ed obiettivi, rende ancor più peculiarmente vincente la proposta che Rete ANDI è in grado di presentare a chi ad essa si rivolge per ottenere quei servizi di qualità che tanto scarseggiano nel panorama attuale.

L’obiettivo che Rete ANDI si è data, è quello di aumentare le possibilità d’accesso alle cure odontoiatriche, sopperendo alle carenze del servizio sanitario nazionale fornendo un network di professionisti che condividono valori e regole, appare, alla luce di quanto esaminato nell’elaborato, come la risposta più corretta a soddisfare i bisogni sanitari odontoiatrici della popolazione italiana. Per la prima volta gli strumenti di cui l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani si è dotata, FAS e Rete, possono proporre soluzioni che permettono di garantire cure di qualità anche attraverso l’equo compenso dei professionisti del settore. La centrale operativa, il servizio di consulenza per gli odontoiatri, il programma gestionale dedicato, i servizi di counseling e di advisoring per enti, aziende e fondi, le tre certezze di ANDI: storicità, capillarità e numerosità, favoriscono quell’alleanza terapeutica e l’appropriatezza delle cure, vero pilastro del rapporto fra il dentista ANDI ed i suoi pazienti, che tanto successo ha portato in questi anni e che il dentista ANDI può garantire nel tempo grazie alla stabilità economica e la trasparenza del professionista, unite al codice etico che gli aderenti alla rete sottoscrivono.
Si stima inoltre, che per la prima volta si riuscirà, tramite innovativi piani sanitari, a favorire l’aumento della base imponibile con la contemporanea diminuzione dell’elusione fiscale: come? Rendendo più conveniente per il cittadino optare per pagamenti regolarmente fatturati che risulteranno più vantaggiosi rispetto a forme di pagamento in evasione fiscale, grazie al particolare regime fiscale garantito dalla forma del fondo DOC e alla coincidente titolarità di FAS e Rete con coloro i quali erogheranno le cure sul territorio.
Ma questa è un’altra storia e speriamo vivamente di poterla scrivere assieme nei prossimi mesi.

 

Dott. Tomaso Conci
Vice Presidente ANDI Trento