Il saluto del Presidente Nazionale Prada

Cari Soci,
questo è il mio ultimo editoriale scritto come Presidente Nazionale per A.I. Online: sabato prossimo a Roma l’Assemblea Nazionale dei Delegati ANDI eleggerà un nuovo Presidente ed il suo Esecutivo Nazionale.
Abbiamo trascorso otto anni insieme, in alcune fasi anche con il video editoriale quindicinale, registrato via webcam dal mio studio, che raccontava i dettagli del lavoro svolto quotidianamente al servizio dell’Associazione e della Professione.
Ho avuto occasione di incontrarVi in parecchie circostanze, in Congressi, Eventi, attraverso scritti e comunicati, via posta elettronica, con gli sms per gli auguri di compleanno (conservo con piacere tutte le vostre risposte)…
E’ stato per me un rapporto costante, costruttivo e molto arricchente.
Certo sono stati otto anni difficili ed intensi e non è possibile ripercorrerli in breve.
Ricordo ancora con piacere ed emozione la mia prima elezione (anno 2010), il primo Presidente Nazionale di ANDI Laureato in Odontoiatria, segno di una storica Associazione che vive costantemente il cambiamento, sapendosi trasformare ed adeguare ai mutamenti della realtà professionale e poi il rinnovo quattro anni fa, con una riconferma in blocco con oltre il 90% dei voti, insieme a tutto l’Esecutivo Nazionale da me scelto, senza alcuna lista in contrapposizione.
Anni difficili dicevo, coincisi con quelli della profonda crisi economica vissuti dal nostro Paese, che hanno stravolto tante nostre precedenti certezze sia economiche che lavorative; una professione, quella del 2010, ancora principalmente basata sullo studio monoprofessionale, che ha dovuto poi scontrarsi con la necessità di superare le difficoltà di accesso alle cure di una popolazione sempre più provata dalle difficoltà economiche ed affrontare la concorrenza con modelli commerciali sempre più spregiudicati, che abbiamo cercato in ogni modo di combattere.
Una Associazione, ANDI, che invece di assecondare le volontà politiche sia delle forze di destra che di sinistra, che mai ci hanno considerato con la necessaria valenza, ha sempre avuto, con la mia guida, la volontà precisa e costante di essere totalmente indipendente da qualsiasi potere e di tutelare il valore del rapporto professionale diretto medico-paziente, di consentire ai giovani neolaureati un accesso corretto alla professione, di evitare che la politica emarginasse le libere professioni che tanto rappresentano in termini di crescita civile e sociale per il nostro Paese, di evitare o porre rimedio a quelle situazioni di aumento costante della burocrazia e dei costi indiretti per la gestione della professione, che sembrano quasi messi apposta proprio per favorire le grandi realtà ed i modelli commerciali ed industriali.
I dati emersi dal recente Workshop di Economia in Odontoiatria da noi organizzato il 12 maggio u.s. a Cernobbio (a cui abbiamo dedicato un interessantissimo numero speciale di A.I. online lo scorso mercoledì) testimoniamo che i segnali di ripresa per la nostra professione ora sono presenti, anche se ancora deboli e necessitanti di sviluppo.
Ciò non è stato certo solo merito delle politiche di ANDI ma il mio impegno per gli obiettivi sopra enunciati è stato massimo, rispondendo sempre e solo alla mia coscienza e con l’unico obiettivo di cercare di fare solo il bene dei Soci, grazie all’aiuto di tante persone serie e corrette, che ringrazierò personalmente in occasione degli eventi dell’Assemblea Nazionale; molte di queste mi hanno sostenuto ed insieme siamo riusciti a fare tanto, ritrovando una unità della categoria di fronte agli interlocutori politici, mai vissuta in precedenza ed ottenendo successi e risultati insperati.

Otto anni di decisioni ed attività che ho sempre condiviso con l’Esecutivo Nazionale e con la base associativa attraverso le decisioni prese dalle Assemblee dei delegati, dal Consiglio Nazionale e dal Consiglio delle Regioni che hanno costituito il sistema di collegamento tra vertice nazionale e base associativa, sia come strumento di controllo che di proposizione.
Certamente alcuni saranno stati in disaccordo con le scelte politiche ma in un’Associazione grande come la nostra, in termini di numero di Soci e di dirigenti, la ricerca del consenso di tutti è impossibile da raggiungere ed il rischio è quello di non riuscire mai a decidere su nulla. Su tutte le decisioni ho scelto la condivisione, il dibattito, il confronto, poi in democrazia vince quanto la maggioranza decide.

In questi anni della mia presidenza ANDI è cresciuta davvero tanto, sia in termini di numeri (con oltre 25.000 Soci siamo oggi ufficialmente il sindacato più rappresentativo nell’intero panorama medico italiano) che di importanza, sia in ambito nazionale che internazionale (con i nostri uomini che guidano le più importanti associazioni europee e mondiali), sia in termini di servizi resi ai Soci, sempre più indispensabili per esercitare correttamente la professione.
Tante sono però le battaglie ancora da combattere ed i problemi veri e seri della professione da superare.
Per questo, dopo la pressante richiesta da parte di Mauro Rocchetti, attuale Vicepresidente Vicario Nazionale e uno dei candidati alla futura Presidenza, ho deciso di fornire la mia disponibilità a dare ancora una mano per il futuro di questa nostra ANDI, mettendo ancora a disposizione le mie competenze e conoscenze, se questa sarà la volontà degli elettori il prossimo sabato, con un ruolo più secondario ma sempre con l’umiltà e quello spirito di servizio che ha caratterizzato la mia azione in questi anni.
Certamente sono riuscito ad arrivare in fondo a questo mandato grazie al supporto quotidiano di tanti dirigenti ANDI con i quali l’intesa è stata sempre costante, non posso citarli tutti perché sono davvero tanti, ma li ricordo e li ringrazio anche perché con alcuni di loro si è creato un rapporto di vera amicizia, che trascende i rapporti associativi e sono certo durerà nel tempo.
Un grazie particolare anche ai miei collaboratori quotidiani ed a tutti i dipendenti del gruppo ANDI che, con competenza e professionalità, mi hanno aiutato e sostenuto in ogni circostanza.
In conclusione voglio rivolgere un immenso grazie a tutti Voi Soci per ciò che mi avete donato in questi anni, per essermi stato vicini, per avermi sostenuto e voluto bene: tutto ciò è stato fondamentale per superare tutte le difficoltà incontrate.
Grazie ancora e Forza ANDI!

Dott. Gianfranco Prada
Il Presidente Nazionale